martedì 23 dicembre 2008

They won't stop me!

La nebbia, il freddo, la probabile neve e ora anche il terremoto non mi fermeranno! Io voglio tornare a casa e ce la mettero' tutta!

Auguri. Per un Natale di pace e gioia per tutti. Siate allegri. Anche se non ce n'e' motivo. Almeno a Natale, gioite.

Ed io, come un'esule, me ne torno dove alla fine posso essere di nuovo la serena, spensierata, allegra bimba Malli...


"Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini,come l’istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata.Se le sarebbe portate dietro per sempre.Perché è così che ti frega, la vita.Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentatae ti semina dentro un’immagine, o un odore,o un suono che poi non te lo togli più.E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand’è troppo tardi.E già sei, per sempre, un esule:a migliaia di chilometri da quell’immagine,da quel suono, da quell’odore. Alla deriva."
[Alessandro Baricco]

Bastano dieci minuti al telefono...

...coi miei ex-colleghi-amici, per ritrovare la solita sintonia. E far si' che Natale sia un po' piu' Natale.
Grazie ragazzine/i/ E' sempre bello sentirvi.

Evoluzioni


domenica 21 dicembre 2008

Domenica di relax pre-natalizio

Sveglia presto, lavastoviglie gia' in azione (finalmente acquistati bicchieri da vino, si sa mai che capiti di festeggiare l'ultimo dell'anno qui), lavatrice in partenza, a minuti mi rechero', credo, in palestra. Prevedo poi un pranzo cinese (con Rossella-quella-di-Londra-che-quella-di-Brembio-ora-sta-ad-Ossago-e-sarebbe-difficile-vedersi-qui-anche-se-bello-ti-aspetto-Ross-con-Roby&Ricky-al-seguito!) e un giro a Westfield, immenso centro commerciale (il piu' grande d'Europa in una citta') che spero non sia pieno, visto che qualche milione di londinesi (siamo tutti immigrati) se ne e' gia' tornato a casa.


Qualche regalo l'ho cacciato in valigia a Gian, qualche altro dovro' vedere di farlo stare nella mia...non facile ma ci provo! Ho voglia di tornare a casa, di rilassarmi, di sedermi a tavola e mangiare cose tradizionali, di aprire ma soprattutto di far aprire regali! Il Natale ti riconcilia col senso vero della vita e degli affetti, qualsiasi cosa ognuno di noi sia portato a credere e qualsiasi tipo di religiosita' ognuno di noi esprima. Vivere lontano da' a questo Natale un sapore in piu'. E' il sapore del ritorno, degli abbracci alla mia famiglia e ai miei amici, del godersi quello che, vissuto tutti i giorni, probabilmente diamo per scontato. Poi lo so che cercheremo di dissimulare questo significato, che "la manderemo in vacca" come sempre. Che ci prenderemo in giro, non penseremo al fatto che di li a poco dovro' ripartire, ci comporteremo con le dinamiche di sempre. Perche' l'ironia e' l'unica arma che abbiamo per difenderci dalle cose che un po' ci mettono in difficolta'. Come fa Mafalda (e non per niente era uno dei miei soprannomi, da bimba/ragazzina), che cela, dietro la sua solita ironia, qualche grande verita'...


mercoledì 17 dicembre 2008

Headache

Ininterrotto mal di testa da ieri sera, e saltuario da tre giorni. Sto impazzendo. Ormai guardo in faccia le persone e le visualizzo cosi'...


martedì 16 dicembre 2008

Hope


"Devi sapere cosa vuoi, altrimenti devi prendere cosa viene."
[La Jolanda Furiosa, Luciana Littizzetto]
Illuminante. Il mio augurio per l'incombente 2009.

lunedì 15 dicembre 2008

In photo...veritas!

...siccome Gian qualche volta mi fa notare che per "ornare" i miei pensieri sul blog metto foto in cui lui appare il fratello gemello di Frankestein, ho cercato fra le foto di sabato sera una in cui lo scatto rendesse ragione di come e' veramente. Cioe' bello e affascinante (I'm not joking, honey!)
Beh, cerca che ti ricerca, Gian compare solo in altre due foto, oltre a quella del post precedente. Una ve la risparmio (episodio di cannibalismo nei miei confronti...Gian the Cannibal), l'altra...e' qui sotto. Con bicchiere di vino che copre parte del volto. Insomma, Gian, non ti si smentisce mai!

Rossa di sera (ma anche di giorno)

Non chiedetemi perche'. Avevo voglia di cambiare un'altra cosa entro la fine dell'anno. Volevo finire quest'anno cosi' intenso con l'ultimo (ennesimo) colpo di testa. Letteralmente, stavolta. E siccome di tagliare i miei capelli non avevo voglia (chi mi conosce bene sa quanto possa cambiare idea da un giorno all'altro, ma forse crescendo sono diventata piu' stabile...!?!), mi restava il colore. Mi sono fissata col rosso. Io che sono sempre stata bionda dentro. Ho cominciato a guardarmi attorno e a notare che ultimamente di rosse ce ne sono poche. Anche qui a Londra. E siccome e' tipico mio, scegliere un nome perche' non ce l'ha nessuno (poveri i miei figli, lo so!), ho scelto con lo stesso criterio anche il colore dei capelli.
Che tipo di rosso? Un po' meno, ma solo leggermente, di rosso-Miranda-di-Sex-and-the-City.
Gian ha detto, nello stesso istante in cui mi ha vista: "Bello...ma impegnativo..."
Dopo 3 minuti ha rialzato gli occhi: "Ti ci vorra' tutta la tua personalita' da fuori di testa per portare questo colore..."
Dopo 3 ore: "Sembra che hai 10 anni in meno..."
Dopo 6 ore: "Stasera mi sembra di uscire con una ragazza nuova, coi tuoi nuovi capelli..."
Di questo passo, domani saro' piu' "icona" di Julia Roberts!!!
Qualche fotina dal compleanno di Rox sabato sera...enjoy!














giovedì 11 dicembre 2008

Amenita' (e anche no)

Notizie in ordine sparso, giusto perche' a me la privacy nella vita mi fa un baffo!

1) La Malli stanotte ha dormito da sola. E in quel di Londra era la prima volta (anche a casa non e' che mi succedesse spesso). E avendo dormito per anni in una famiglia di 6 persone, dio solo sa quanto ami dormire nei possti affollati, e quanto mi spaventi essere sola. Ma mi sono preparata adeguatamente (Gian mi aveva preallertato mesi fa, conoscendomi!) Dopo telefonata rassicurante di Lucy prima, e di Gian da Zurigo poi, la Malli si e' fatta coraggio. Ha barricato porte e finestre. Davanti alla porta della camera ha posto, nell'ordine, specchiera di legno massiccio, valigia di Malli, valigia di Gian, trolley di Gian, e appendiabiti che se cade fa casino. Le finestre sono barricate di default. Un po' di valeriana di supporto. E Sex and the City mandato in onda 24h su 24 su un canale inglese. Mi sono fatta un sonno lungo lungo. Si cresce sempre un po', anche a Londra. Anche a 33 anni suonati.

2) Stasera Christmas Party aziendale. Drinks e cibarie in ufficio, e poi tutti quanti in un locale in centro. Con open bar, cosi' vedro' come si conciano qui per le feste. Letteralmente.
Piccolo infortunio, stamane. Fino alle 8.10 ero convinta di uscire in un modo. Avevo indossato un abito molto casual, in lanetta. Grigio. Nulla di iperelegante, soprattutto se messo con stivali e un maglioncino sopra. Poi pero' mi sono ricordata della raccomandazione di ieri: it's a dress down day. Che significa che non si viene eleganti. Ora, non e' che l'eleganza sfavilli, nei corridoi della mia azienda. I miei tailleur sono fin sprecati. Pero' l'abitino era forse troppo. Anche Gian, al telefono, ha bocciato l'idea. E cosi', di fretta e furia, mi sono infilata jeans, maglietta nera e maglioncino. Mi sento comunque elegante. Ma quella e' una tara innata...;-p

3) Attenzione attenzione: prenotato parrucchiere. Come? Semplice: apposita ricerca via Internet. Siccome ho i capelli piu' lunghi di Romina Power ai tempi d'oro, necessito di regolata. Se torno a casa cosi', Lucy mi fa le menate e dice che sembro Maria Stuarda! Dunque, dopo aver visitato vari siti, ho trovato questo posto, Cool Cuts. Gia' il nome mi intrigava. Non e' una catena, ma hanno 3 negozi a Londra, di cui uno vicino alla mia palestra. La filosofia e' "capelli di qualita' senza spendere lo sproposito che di solito spendi a Londra". Sono andata ieri sera a prenotare per sabato. Professionalissimi. Innanzitutto mi hanno fatto una mini-interrogazione. Cosa volevo, come lo volevo ecc. Mi hanno chiesto la nazionalita', cosi' mi affideranno a un tizio specializzato in tagli italiani (ah beh, perche' io certe teste che vedo qui nemmeno me le voglio immaginare su di me!) E poi mi hanno fatto un test per l'allergia alla tinta dietro l'orecchio. Per vedere se fa reazione o no. Non lo sanno mica che io in testa, da 20 anni a questa parte, mi metto le peggio cose e i miei capelli resistono resistono resistono.


4) Infine, meno amenita' e piu' serieta'. Leggevo stamane su Metro (solita free press che c'e' anche in Italia) un articolo preoccupatissimo sui soldi e i servizi erogati dal governo inglese per i bambini. Per gli asili, la loro cura, la loro istruzione, il tempo libero, lo stimolo, le opportunita' ecc...Beh, c'era un mea culpa pazzesco perche', di 13 Paesi citati, i primi erano Finlandia e Islanda. Seguivano una serie di Paesi Nordici, con parecchi ex-aequo. E la Gran Bretagna, ex-aequo con qualche altro Paese, era al 5 posto. L'Italia? Nemmeno citata. Non so se perche' non considerata Paese Civilizzato o perche' effettivamente il posto nella classifica avrebbe superato i limiti fisici del foglio di giornale. Che tristezza.


mercoledì 10 dicembre 2008

In house

Nel senso che sto scrivendo da casa. Gian e' partito all'alba (mooolto alba) per Zurigo ed io devo aspettare gli ometti che vengono a capire perche' il telecomando della nostra tele supertecnologica non funziona. Immagino sia il campo magnetico che si e' creato in quella zona, tra lampade varie, sistema home theatre con altoparlanti sparsi e una tele che da sola mi arreda meta' sala. Nulla di preoccupante, eh, se non fosse che ogni qualvolta passo da quelle parti, i capelli mi si arricciano. E chi mi conosce sa quanto questo sia pressoche' impossibile.

Beh, quindi partito Gian mi sono rimessa a letto, ho guardato le news delle 5.30 del mattino, e mi sono riaddormentata fino alle otto. Doccia con calma (con tanto di maschera all'argilla e coccole con creme profumate...si vede che quando ho tempo non sono approssimativa come di solito, e la mia amica Elena Torresani apprezzerebbe cotanta femminilita'...), caffe' davanti al pc, telefonatina per sapere se Gian e' atterrato, e ora vado, post blog, ad asciugarmi i capelli e vestirmi.
La piu' bella notizia della mattina e' che Sophie, la ragazza che sostituisco, ha avuto ieri un bimbo. Oliver. 3 kg e mezzo. E sono contenta. Perche' Sophie mi sta simpatica. Perche' ha mollato anche lei tutto, in Francia, per raggiungere quello che poi e' diventato suo marito, neozelandese conosciuto durante una vacanza studio a Singapore. Insomma, anche lei una pendolare dell'amore con complicazioni maggiori delle mie. Mi sa che faccio un gruppo su Facebook. Pendolari dell'amore e dintorni. Prime aderenti, Sophie ed io. Come ex pendolari, ok. Ma con tutta l'esperienza che ci siamo fatte, ci giochiamo la carica di Presidenti (e se c'e' da candidarsi, si sa, che io non mi tiro indietro!:)

martedì 9 dicembre 2008

Sara' un anno davvero nuovo...

"Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro."
[G. Ungaretti]


A una delle mie vere-amiche-di-sempre, che ieri sera mi ha dato una meravigliosa notizia e qualche preoccupazione. Tengo le dita incrociate e sono con te, anche da lontano.
Non vedo l'ora di abbracciarvi.

lunedì 8 dicembre 2008

Notting Hill last Saturday...










Interno giorno







*****Stars*****


Week-end essenzialmente di riposo (solita doppietta di party privati sabato sera) e di ritmi finalmente blandi.
Sabato a Notting Hill, con la nuova macchina fotografica professionale di Gian (spero di riuscire a postare qualche foto, presto) e pranzo alle 4 in un Cafe' francese. Cena saltata, ovviamente, e piadina, stavolta si', alle 3 di notte, per di piu' stesa a letto e mezza addormentata. Lo so, lo so, accidenti a Simao, che il tutto mi si sara' depositato sui fianchi nel tempo di uno "Gnam!", ma non e' che posso essere in guerra sempre! E in piu' stasera mi tocca un'altra sessione di training. Ho gia' il mal di pancia! Lo so che Simao avvistera' la piadina proprio tra l'alto gluteo e il giro-vita...



Ieri un Gian incredibilmente cooperante e collaborativo ha pulito casa con me, e una Malli altrettanto collaborativa lo ha aiutato a fissare nel perimetro interno della cucina-veranda un tubo di lucine bianche. Natalizie, e' vero, ma che noi terremo anche dopo.

Perche' fanno un'illuminazione magnifica.

Perche' gia' mi immagino le cene estive a finestroni aperti e luci soffuse.

E perche' trovo cosi' romantico, avere un incredibile, privatissimo cielo stellato sopra i miei fornelli!

venerdì 5 dicembre 2008

Divagazioni

Venerdi. Con mal di testa, metro affollata, casa da riordinare che e' un macello, ma e' pur sempre venerdi (e come la mia amica Laura Bernardelli detta Lora oppure Spicce era solita dire, oggi possono pure sputarmi in un occhio!)
Fra 20 minuti ennesimo incontro con una consulente di una societa' di selezione. Non essendo un periodo carichissimo di lavoro (credit crunch e affini), ne approfitto per incontrare qualcuno delle agenzie esterne...un po' per "marketing" e rapporti di buon vicinato, un po' perche' io stessa vengo dalla consulenza, e non posso che guardare con simpatia questi miei "cugini".
La cosa meravigliosa e' che, essendo ora passata dall'altra parte della barricata, le agenzie ti viziano.
E cosi' ti portano gadget a non finire, e l'altro giorno pure una scatola di cioccolatini!
Stamane Rebecca arrivera' alle 10 e mi portera' un caffe dallo Starbucks qui sotto. Mi ha gia' chiesto come lo voglio. "Single espresso macchiato". Thanks.
Si dice cosi'. Macchiato anche in inglese.


Ok, non divago sulle parole, che dal post precedente si capisce che sono il mio pallino...ora poi, con tre lingue da utilizzare quotidianamente (inglese 50%, francese 30%, italiano solo 20%, la sera e con Lucy su Skype), gli incontri-scontri-etimoligie-scoperte-contaminazioni si moltiplicano a non finire. E spesso la parola che mi manca e' quella italiana...cosi' me ne sto li, la sera, su Skype, cercando di spiegare a Lucy qualcosa di basilare, elementare...ma gli "mmm...aaahhh...bbbbbbbboh..." si sprecano, mentre cerco disperatamente di rendere il concetto con quella parola che proprio non mi viene in italiano (e magari in inglese, proprio in quel momento, si').
E cosi', dopo mille farfugliamenti e balbettii, la tensione viene stemperata in genere da mio fratello. Lui, proprio lui, che con la lingua italiana non ha mai avuto un rapporto semplice (per dire, capovolgeva le sillabe, poto al posto di topo, vene al posto di neve, SOLO per anni al posto di "l'osso"...ogni volta che c'era il pollo a cena, per indicare che voleva la coscia, diceva "A me il solo"), interviene in sottofondo e urla "COMPRA UNA VOCALEEE!"


Ma e' venerdi anche relativamente a questo. Quindi, cari miei, un po' chissenefrega, e un po'...bbbhh...mmmm... aahhhh!

giovedì 4 dicembre 2008

NaziTrainer

Lo prometto, e' l'ultimo post che scrivo sulle mie traversie ginniche, ma davvero mi si sta aprendo un mondo e non posso trattenermi dal raccontarlo.
Anzitutto, non lasciatevi ingannare dal titolo: il mio trainer e' nazi nella sostanza, non nella forma. Simao e' portoghese, e come tale parla tutto in "ao", "iouao" e "jenjanjao". Come succede a me, quando la sera e' stanco non gli vengono le parole in inglese. Parole che usa tutto il giorno tutti i giorni. Quindi le nostre lezioni sono piu' che altro gestuali. "This exercise is for ...mmm..." che sta per "Questo esercizio serve per...mmm(gesto dell'indicare la coscia)..."
Al mio "Ok, let's do it!", Simao mi chiede come si dice in italiano. "Coscia". Al che io gli chiedo come si dice in portoghese "Perna". Al che gli racconto (e badate che cado in questo tranello ogni sacrosanta volta, imparassi a starmene zitta quando qsa mi colpisce!) che in italiano esiste una parola simile, "pernacchia", che pero' significa altro. Mi chiede di tradurla in inglese. Non so come si dica pernacchia in inglese. Quindi gliela mimo. (Questo episodio mi fa venire in mente quella volta che cercai di spiegare, Dio solo sa perche', a Meaghan, un'amica di NY, che la parole "cimice" in italiano significava animaletto puzzolente ma anche piccolo microfono-spia...credo che Gian stia ancora ridendo per come non riuscissi a venirne fuori!)


Senza divagare oltre, questo e' il tenore delle conversazioni fra Simao e me. Poco nazi, no?
Il problema e' altro. E' che sorridendo mi sottopone ad una serie di prove terrificanti. Le fatiche erculee, a confronto, erano una barzelletta.

Mi mette sul tapis roulant, ed io mi sento molto confident. E' il mio regno, non puo' spezzarmi. Comincia con un bel 11 km all'ora. Un po' troppo veloce. Poi, dopo un minuto, mi fa fare uno scatto di 40 secondi a 16 km. Boccheggio. 40 secondi per riprendermi, sempre a 11, e poi di nuovo su, a 16. Per 4 volte. In pochissimi minuti. Mi vede in difficolta', mi dice "Ok, cambiamo, non piu' facile, ma diverso..." Che vorra' dire? Inclina il tappeto al gradiente massimo, e mi fa camminare cosi' per 5 minuti a 7 km all'ora, 7.5, 8. Poi abbassa, e di nuovo scatti per 2 volte. Poi smette perche' davvero io credo che o vomito o svengo.

Sezione pesi: comincia sbattendomi in mano un bilancere da 15 kg, a me che fatico a sollevarne due, e comincia a farmi fare una serie di rotazioni degne di un samurai. A volte mi deve aiutare lui, senno' mi tiro i pesi addosso. A volte mi dice di stare ferma coi muscoli tesi in posizioni allucinanti. Mi spinge, sempre col sorriso, che Simao e' un gentiluomo, ad andare oltre i miei limiti. E mentre mi guardo, in pantajazz e maglietta, nello specchio, mi dico che cavolo mi e' venuto in mente di andare in palestra, che nella mia vita saro' stata in forma come ora solo per 3 mesi, ed e' un momento d'oro e sto pretendendo troppo da me.

Infine, mi chiede se l'indomani lavoro. Certo che si', ragazzetto. Te l'ho gia' detto che non vivo di rendita. Allora mi porta nella zona "corpo libero" e comincia ad aiutarmi a fare stretching, "senno' domattina non riesci nemmeno ad alzarti".

Per congedarsi, mi impone di non mangiare ASSOLUTAMENTE carboidrati, la sera stessa: carne e verdura in quantita', ma guai a me se solo ammicco ai cracker, alla pastina (alla mia umile, adorata pastina!), al riso.
Eseguo. Salvo svegliarmi stanotte coi crampi da fame, e metterci tutta la volonta' degli ultimi 10 anni per non assaggiare nessuna delle 3 piadine che Gian, alle 4, di ritorno da un Christmas Party aziendale, si e' mangiato.
Fossi matta: poi naziSimao mi viene in sogno e mi costringe a fare esercizi pure li'!


mercoledì 3 dicembre 2008

Nazi-Gym

Nella mia prima visita alla palestra, il mio personal trainer portoghese mi ha sottoposto a una seduta psicanalitica (ma non si andava in palestra per fare movimento???), con domande, interrogazioni, richiesta di specificare alcune frasi e alcune espressioni facciali (accidenti a me e alla faccia trasparente...come la chiama Gian), e dopo l'umiliante trafila di pesata/misura altezza, grassometro e pinzometro, ha decretato che:

1) Non sono poi cosi' pesante! Dice che sono assolutamente normopeso. Non si tratta di dimagrire, solo di rimetere a posto certe dimensioni. Di spostare da qui e mettere la'...insomma, avete capito!

2) Non sono poi cosi' grassa. Il "fat-tometro" dice che rispetto a un valore ideale medio di grasso, sono 4 punti percentuali sopra. Considerando che non corro da agosto, e che il mio corpo converte i pochi muscoli che sviluppo di nuovo in grasso alla velocita' in cui io mangio un cioccolatino, e' andata di lusso.

3) Sono gobba. Lo sapevo, sia chiaro. Conseguenza di un'adolescenza florida con tanto seno. Curvavo le spalle per nasconderlo. Poi hanno inventato i push-up, e ho capito che forse era qsa da mostrare. Ma intanto la schiena, causa anche i tanti anni trascorsi "alla Leopardi", ha una forma arcuata. Posso correggerla, dice il trainer, con la volonta' (ma mica posso costantemente pensare che devo stare dritta, se non mi viene!) e rafforzando determinate fasce muscolari.

4) L'unico corso che volevo seguire (Pilates) mi servirebbe a ben poco. Meglio spinning, aquapump o cose simili. Ma Madonna mica restava magra col Pilates??? Falsa!

E infine, la verita' che so da me senza che un personal trainer portoghese venga a dirmelo con tanto di faccia incarognita (oooh, guarda che c'ho gia' Gian, a casa, a farmi le menate!!!):

5) Il gelato alle 11 di sera, ogni sacrosanta sera, e' un attentato non solo alla linea ma anche alla composizione del mio corpo. E alla qualita' del mio riposo.
Ora, passi per quei chiletti in piu' sui fianchi (ma mi sono ben guardata dal dirlo al trainer), ma sul riposo, IO NON SCHERZO!

La seduta e' terminata con il trainer che diceva "Quante volte puoi venire a settimana? Cinque?"
Ho strabuzzato gli occhi. Ragazzetto, io di lavoro faccio altro! Questo e' TEMPO LIBERO. Va la', scrivi 4, e se vengo 3 sapro' addurre delle buone scuse, perdindirindina!
Va da se' che ho perso gia' un chilo ad affrontare tutto questo! Forse funziona!

lunedì 1 dicembre 2008

Gym

Iscritta sabato in palestra. Stasera ho il primo assessment con l'istruttore, per farmi fare la scheda e capire come funzionano le varie macchine.
La palestra e' fighissima. Ha piscina, sauna, massaggi e trattamenti. Corsi di tutti i tipi e per tutte le ore. Dalla box al pilates, passando per tutti i tipi di esperienza/predisposizione (dai beginners agli experienced, per intenderci). Tanto spazio, atmosfera rilassante, organizzazione perfetta. Insomma, viene voglia di andarci, anche solo per prendersi un caffe' al bar (ma non e' il mio obiettivo, sia chiaro!)

Si dice che in questa palestra siano passate piu' volte Madonna e Claudia Schiffer. Piu' tutti i Take That, ma non e' che spicchino per fisico, a dirla tutta (quindi tralasciabili).

Avere un posto dove andare nel tempo libero, e un impegno per un paio di sere a settimana mi fa sentire piu' stabile, piu' londinese. Mi da' ritualita', e ne guadagno pure in salute.


Ok, magari Gian dovra' arrangiarsi con la cena, per quel paio di sere a settimana, ma vuoi mettere avere una collega della Schiffer come fidanzata??? ;-)


venerdì 28 novembre 2008

My Italian Thanksgiving



Ieri sera ho festeggiato il mio primo Thanksgiving. A casa di Greg, americano del Minnesota, e di Hana, inglese di famiglia pakistana, con Daniel, mezzo canadese e mezzo sudafricano (o qsa del genere), e Rossella, salernitana doc (di Sarno, per essere precisi). A completare il gruppo i due slavatini lodigiani, il Gianni ed io.
Ah, chiaramente ospite d'onore il signor Tacchino. Clima di festa, anche se l'unico a sentire l'occasione era probabilmente Greg.
Toccare con mano la multiculturalita' di Londra e' un'esperienza unica.
Elena mi invitava su Facebook a riflettere di piu' nel mio blog su questo aspetto, cosi' arricchente e catartico. E' vero, Londra ti fa sentire il cittadino del mondo che hai sempre sognato di essere, dall'adolescenza in poi. E' una bella sensazione, ma puoi anche sentirtene ubriacata e sovrastata. A volte questo melting pot diventa alienante. Ti sembra di perdere la tua appartenenza, la tua provenienza, quello che ti caratterizza come individuo. Ti sembra di non avere abbastanza tradizioni, abbastanza peculiarita'.
Poi succede che una sera come tante, tipo ieri, noi ragazze ci sediamo sul divano e Hana ci chiede di fare gesti tipicamente italiani (certo, molto piu' marcati al Sud, ma comprensibili a tutti noi): dita unite in punta, voltate verso la nostra faccia, movimento ripetuto avanti e indietro, faccia scura e "Che vuoi?" con accento napoletano; oppure pronunciare a braccia spalancate "Mamma miaaa" con Hana che apriva incredibilmente le aaa finali; solite dita unite in punta, avambraccio dritto e movimento circolare del polso, verso dx e sx, a significare "T'ho infinocchiato" o qsa di simile (I'm a lady, I know...:) Insomma, risate a non finire cercando di ricordare quante piu' cose potevamo, e rendersi conto che il distacco da casa te le fa percepire in tutta la loro bizzarria. E scoprire che anche fuggendo da un Paese che fatichi ad apprezzare, che vorresti cambiare ma non sai come, e anche in un citta' di 8 milioni di abitanti, in mezzo a tanta diversita', riesci a sentirti particolare. Unica. Quasi divertita, e se non orgogliosa almeno compiaciuta, di essere italiana.

giovedì 27 novembre 2008

Un passo indietro

L'ho scritto qualche post fa: sono/siamo in un'eta' in cui e' naturale che la maggior parte di noi abbia un figlio, o ci pensi, o ci speri. E pensando ai tanti figli che verranno al mondo nei prossimi anni, pensando ai figli che forse avro', forse no, ho sempre in mente l'emozionante chiusura della lettera che Margaret Mazzantini scrisse a Piero Fassino, nel momento in cui abbraccio' l'idea del Partito Democratico. La Mazzantini diceva, in quella lettera, che si doveva fare questo passo per noi, per il Paese, ma soprattutto per i figli: "Perche' poi loro dovranno affrontarlo allo scoperto il mondo, e provare a fare quello che hanno sempre fatto i figli per diritto naturale, un passo in avanti rispetto ai loro padri."

Pensando alla tragica condizione economica mondiale, e guardando attonita per ore, ieri sera, sulla CNN, le immagini che arrivavano da Mumbai...no, non solo non e' il miglior mondo possibile, quello che stiamo preparando loro, ma e' addirittura peggiore di quello che attendeva i nostri nonni e bisnonni. Temo fortemente che siamo l'ultima generazione ad aver fatto un passo in avanti rispetto ai nostri padri. Ai nostrti figli stiamo dando in eredita' un mondo senza lavoro, povero, economicamente e per cultura, violento e pericoloso. Ogni bimbo merita che gli siano garantite due cose, alla nascita: sicurezza e opportunita'. Attualmente non possiamo garantirne nessuna. E sono dieci passi indietro che facciamo, in una sola generazione.

mercoledì 26 novembre 2008

Scambio "vocalico"

Tanto per fare chiarezza fra i miei amici e conoscenti: a dimettersi e' stato SORU, Governatore della Sardegna, e non SORO, mio capolista alle ultime elezioni.
Insomma, me ne resto a Londra, per ora.
Serenamente, quantunquemente, pacatamente.
MA ANCHE allegramente e convintamente!

martedì 25 novembre 2008

Causa-Conseguenza

Ohibo'...nevica...a Londra centro...mai vista neve qui...






(qualche giorno prima) ...ah ok...subito svelato il perche'! :)




lunedì 24 novembre 2008

Ricky


La prima volta che ho visto Ricky aveva poco piu' di 12 ore. Ed era, seriously, il bambino piu' bello della nursery.

L'ultima volta che ho visto Ricky, poco piu' di una settimana fa, mi e' venuto incontro gattonando e ridendo. Accogliente come solo un bambino sereno e felice sa essere.

Questa e' la prima foto di bimbo ad essere stampata ed esposta nella mia casetta di Londra. Perche' la zia Malli vuole sempre avere sott'occhio il suo marmocchio.

Lo so, lo so, amichette mie, che il tempo passa e che l'anno prossimo ne dovro' esporre gia' almeno un altro paio (vi conosco troppo bene per non accorgermene!)
Ma non mi preoccupo se in men che non si dica questi marmocchi saranno tanti. Come la vita tante volte mi ha insegnato, l'amore si moltiplica, non si divide...


martedì 18 novembre 2008

Eros e dintorni


Lo scorso week-end ho fatto una capatina a casa, grazie alla clemenza di Alitalia (volo d'andata cancellato, ma ce l'ho fatta a rimettere le estremita' sull'amato suolo). Tra le mille cose che ho fatto in 36 ore e poco piu', c'e' stata anche la presentazione del libro di un'amica. Un poema erotico. Pubblicato da Andrea Oppure Editore. Il titolo e' l'Inferno di Eros. Vi ho dato queste informazioni piano piano perche' ne prendiate nota e corriate in libreria. Ne vale la pena, garantisco!

Elena l'ho conosciuta attraverso Sara, che e' parte della mia famiglia. Elena e' una ragazza che chiama le cose col loro nome, anche troppo. Elena ha fatto un percorso interiore (sono supposizioni, ma credo di non andare troppo lontano dalla verita') che le ha permesso di accettare la realta' per quella che e'. E di divertircisi, se capita. Elena non ha una morale, ma ha sanissimi principi. Elena sa che il sesso non e' amore, ma mi ha detto, nell'intervista di sabato, che finalmente per lei, oggi, le due cose coincidono. Elena ha saputo farmi leggere un libro erotico senza farmi arrossire, e ha saputo farmi amare visceralmente alcune sue poesie, tanto che alcune parti le so ormai a memoria. Elena dice cose convenzionalmente imbarazzanti senza alcun imbarazzo. E se qualcuno, grazie al suo libro, rivaluta la liberta' del proprio corpo dalle gabbie del pensiero comune, beh, Elena ne sara' felicissima.

Libro consigliato. Per voi stessi, per il vostro fidanzato, per un regalo a Natale.

Elena Torresani, L'Inferno di Eros, AndreaOppureEditore.

Che il libro e' pure divertente si capisce dalle foto della presentazione, no???

lunedì 17 novembre 2008

Sandro

Questo post e' dedicato al mio amico Sandro, che domani compie gli anni.
Ho conosciuto Sandro nelle gelide partenze della stazione Centrale o di Milano Linate. Sempre pronto ad offrire un caffe', ad informarsi di come stessi, semplicemente a conoscermi.
Chiacchierate su "chi sei, cosa fai, da dove vieni e dove vai", che cominciavano con sorrisi e con assoluta leggerezza aprivano voragini, paure, insicurezze. Non per niente il primo libro che Sandro mi ha regalato, in un allegro week-end in quel di Bari, e' stato "Ansie e Paure". Ora so che lui sa che ne ho superate molte. Senza che ci sia bisogno di dirglielo.
Sono entrata nella sua societa' quando lui stava per andarsene, e lo scorso agosto me ne sono andata dalla stessa societa' quando lui era appena rientrato. Nessuno dei due l'ha fatto apposta, e' successo cosi'.
Sandro ha dormito un sacco di volte sul divano, per permettere a me di stare comoda nella sua parte di letto.
E in una delle ultime sere in Italia, ci siamo ritrovati a leggere i libri della sua personale biblioteca (meravigliosa) e a dirci a vicenda le frasi piu' belle.
Abbiamo condiviso l'amore per la corsa, e ci siamo ritrovati, qualche domenica mattina, a correre le stesse gare. Non per niente il blog di Sandro e' linkato nel sito del mio gruppo marciatori.
Sandro e' stato a mangiare a casa mia, e ha dato un sacco di soddisfazione a mio papa' e alle sue capacita' culinarie.
Sandro non si e' perso la Festa dell'Unita' di Brembio una sola volta, da quando lo conosco. Anche se abita a Milano ed ha una vita intensa.

E' strana la vita. Sandro era semplicemente il marito di una collega.
E' diventato un carissimo amico, una persona che ha avuto ruolo ben preciso nella mia vita, negli ultimi anni. Una persona speciale a cui auguro una giornata di compleanno davvero straordinaria, domani.
Auguri, Sa'! Da lontano, festeggio con te. E ti aspetto.


PS: nel frattempo, tanto per terminare la storia, quella collega che "credeva" di mettermi soggezione col suo stile imperativo e' diventata la mia amica Mau, per cui non ho aggettivi. E che sabato ha affrontato 80 km tra andata e ritorno solo per bersi un caffe' con me in un centro commerciale...vicino a cotanto uomo, solo una persona con questo senso dell'amicizia poteva starci!

venerdì 14 novembre 2008

Forse si, forse no, forse forse...

...non sono ancora in grado di dire se partiro' o meno stasera. Non sono piu' snervata. Direi rassegnata a far andare le cose come devono. Non dipende da me, e alla fine e' inutile che continui a dire "MannaggiammmequandohopensatodiprenotareAlitalia..." Il mio buonismo connaturato mi fa sempre dire "Massi', aiutiamo la compagnia di bandiera...massi', diamo i soldi a una compagnia italiana...!"
Devo smetterla. Anche perche' non vivo piu' in Italia, quindi la prossima volta lascio questi pensieri a chi gode del sole e del cibo italiano. Io, che gia' pago dazio con la mia pelle grigio-fumo-di-Londra e con il mio stomaco che-cavolo-c'hanno-messo-nel-tramezzino-oggi, next time, cari miei, volero' British, Easyjet o Air-Burundi. Pur di non dovermi piu' stressare un'altra volta cosi'!!!

See you, I hope...

lunedì 10 novembre 2008

Tempo

E' incredibile come, da quando vivo a Londra, sia fortissima l'impressione che non ci sia mai tempo per niente. Quando va bene, mi focalizzo sul lunedi' mattina, la strada verso la metro, la "to do list" della settimana, il sonno, e all'improvviso mi ritrovo al venerdi' senza accorgermene.
Quando va male, non c'e' mai tempo per fermarsi, annoiarsi, fare le cose di casa, viversi questa citta' meravigliosa. Anche guardare la TV diventa un lusso: fermamente orientati all'obiettivo, se la sera non ci si mette sul divano oltre le 9 (ma non succede spesso), si hanno le due ore canoniche per vedersi un intero film, e dunque via con la scelta dei dvd. Mai a caso: bisogna sempre essere lucidi, considerare il tempo che si ha a disposizione, utilizzarlo nel modo piu' proficuo.
E' una guerra quotidiana, senza esclusione di colpi.
A pranzo vado al Tesco sotto l'ufficio a prendermi un tramezzino, e intanto afferro anche il detersivo per la lavastoviglie.
La sera entro in casa e accendo Skype per parlare con Lucy, e intanto metto le verdure nella vaporiera, carico la lavatrice, mi cambio e infilo il pijama; se Lucy deve staccarsi due minuti dal pc per rispondere al telefono, succede che mi strucco pure.

Insomma, un incastro dopo l'altro, difficilissmo per me, che sono per natura dispersiva e vaga.
Aveva proprio ragione Bill Watterson, celebre cartoonist americano:
"Non c'è abbastanza tempo per fare tutto il niente che vuoi."

mercoledì 5 novembre 2008

GObama


I have a dream that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: "We hold these truths to be self-evident: that all men are created equal."
I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin but by the content of their character.
And if America is to be a great nation this must become true.


(Martin Luther King)


martedì 4 novembre 2008

Post privato-per la mia nonna

Mi scuso coi lettori del mio blog per questa comunicazione di servizio, ma mi sembra doverosa. Non ho praticamente usato questo blog nemmeno in campagna elettorale, preferendo aprirne un altro. Ma tutto sommato mi sembrerebbe esagerato aprire un terzo blog per queste faccende private, dunque...portate pazienza.

Nonnina, nelle foto puoi vedere sia lo splendido fermatende che hai cucito, sia la tovaglietta di lino che hai ricamato. Stanno bene, eh? Grazie mille! So che cosi' ti farai un'idea di che fine hanno fatto le tue ore di lavoro...Bacioni!








sabato 1 novembre 2008

Hallo-Witch & Hallo-Don

Non avrei mai pensato di sentirmi coinvolta nei festeggiamenti di Halloween. Oddio, festaiola e carnascialesca lo sono sempre stata, ma travestirsi in questo periodo dell'anno, in quello che per noi italiani e' un periodo di visita ai cimiteri, mi ha sempre trasmesso una sensazione di forzata allegria stridente con la compostezza che il periodo richiederebbe. In realta' Halloween e' un modo per esorcizzare il rapporto con la morte e con i morti, con una dimensione dell'Oltre-vita che non capiamo e che ognuno di noi affronta col proprio bagaglio di (in)certezze e di timori.

E cosi' quest'anno mi sono buttata anch'io nella mischia, complice una citta' che e' talmente multiculturale da far propria ogni tradizione (aspettatevi che festeggi anche il Capodanno cinese!)



Un po' strega e un po' diavola, accompagnata da Don Gian (un nome, un ossimoro!), mi sono buttata in ben due feste, incontrando vari Dracula, tantissime "draculizzate", qualche strega, qualche fata, molti insanguinati e due Joker (quello di Batman, of course).

Beh, le foto potevano venire meglio, pero' rendono l'idea...(67 anni in 2 e non sentirsene nemmeno 20, sempre in due!)



venerdì 31 ottobre 2008

Malli Minister of Food

C'e' un tizio piuttosto famoso, qui a Londra, tale Jamie Oliver, che sta portando avanti una campagna detta "Ministry of Food", grazie alla quale sta diffondendo la buona cucina (concetto opinabile, ok, ma intenzione assolutamente encomiabile, di questi tempi e da queste parti).

Beh, ora la sua leadership sta tremando. La Malli, in quattro minuti quattro, ha preparato ieri sera questo piatto bello a vedersi, piu' buono a mangiarsi!



martedì 28 ottobre 2008

International

Un post veloce per mandare un saluto e un abbraccio ai miei amici francesi di S. Christo, incontrati una decina di giorni fa a casa loro. Non ho avuto tempo di scrivere nulla, ma che e' stato bello, accogliente, divertente come sempre lo sapete gia', no? (Mimi, tu vas traduire pour leas autres amis...:-)


E un bacione in particolare alle mie bimbe-alcune davvero non piu' bimbe, che incontro sempre, da anni, con tanto affetto e allegria:




La mia Amandine...color framboise come la sua camera, e come il mio colore preferito..."me" da bambina...


Melanie, l'artista...la bimba vanitosa, forte e volitiva! Un bel peperino...ogni anno di piu'...




Claudia, dolce, sensibile e...caspita, gia' 16enne! (mi fa sentire vecchia!)



E la nuova arrivata, Marie. Vivace e adorabile!

Bodyworlds.com

Domenica siamo andati a questa exhibition, Body Worlds, che sara' presente a Londra fino ad Agosto 2009. Davvero impressionante. Per farvela breve, uno scienziato (genio e sregolatezza, come si suol dire) attraverso il processo della plastificazione (una sorta di mummificazione) e la generosita' di alcuni donatori (adesso vi dico di cosa...), e' in grado di mostrare cadaveri intatti, siano esposte le fasce muscolari, lo scheletro o gli organi interni. E tutto all'aria aperta, dentro una sorta di percorso di vita stanza dopo stanza, non in una teca o a distanza. Tu passeggi e vedi un corpo di soli muscoli con tanto d'occhi, e di fianco il relativo scheletro con gli organi (fegato, cuore e compagnia bella) nella cassa toracica, e cosi' via. Fa impressione, a dirlo, e a qualcuno anche a vederlo, ma davvero ti fa prendere coscienza del corpo, di come siamo fatti, di come spesso ci avveleniamo (i polmoni grigi di un fumatore a 2 cm di distanza sono mica roba da poco). Una bella iniziativa che gira il mondo. Spesso criticata ma indubbiamente unica nel suo genere.
Il senso piu' profondo di tutto? Sta in una frase di Abraham Lincoln stampata sul Life Certificate (certificato di vita) che ti danno a fine percorso:
"And in the end, it's not the years in your life that count,
it's the life in your years."

"E alla fine, non sono gli anni nella tua vita che contano,
ma la vita nei tuoi anni."

sabato 25 ottobre 2008

HOME 2

Oggi "casa" era Roma, al Circo Massimo. Nell'era di Internet, ho seguito la diretta via web. Ed ero la', anch'io, col pensiero. E' la stessa energia di qualche mese fa. Facciamone buon uso, questa volta!

martedì 21 ottobre 2008

HOME

Quando dico "casa", intendo Brembio. Intendo la casa dei miei genitori, dove sono cresciuta e dove c'e' ancora tanto di me. Non e' perche' mi sono trasferita da poco. Anche Gian, dopo 4 anni, per "casa" intende la casa in Italia. Il posto dove, come diceva David Frost, quando torni, ti devono prendere indietro per forza.

Pero' abbiamo saputo ritagliarci, lontano da casa, uno spazio solo nostro, che ci piace e che puo' essere, in qualche modo, casa nostra.

Ve ne mostro qualche immagine. Non e' ancora al meglio, ma quando mi pensate, vedetemi qui, tra un bonsai, una vetrata e tanto, tantissimo bianco...

Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia. (John Ruskin)








martedì 7 ottobre 2008

Breve intermezzo...

...per rassicurare sul lavoro, che procede bene anche se molto impegnativo (guai al prossimo che dice che in UK si lavora poco!), sulla casa, che sta prendendo forma pian piano (stanotte abbiamo terminato di montare il letto, e' tutto un altro dormire!), e su me stessa, che mantengo la salute, per quanto sia spesso stanca come non mi capitava da tempo.

Il 18, mentre saro' in Francia per il consueto jumelage con gli amici di S. Christo, gli amici della Virgin verranno a casa in Warwick Gardens a mettermi Internet. E allora si' che potro' sbizzarrirmi! E allora si' che non mi sentiro' piu' le ali tarpate. E allora si', che capirete quanto state bene ora, invece di mandarmi tutti quanti sms e mail di preoccupazione perche' non mi faccio piu' sentire! (Ma vi voglio bene, a tutti quanti, anche da qui!)

lunedì 29 settembre 2008

Sorry, lavori in corso...

Mi sto assentando dal pc perche' ci siamo trasferiti nella casa nuova. Sottostimando di gran lunga il volume e il numero delle cose da spostare, e credendo che, alla richiesta di professional cleaning e di un paio di mobili concordati a firma di contratto, il padrone di casa avrebbe agito in tempi rapidi. Beh, cosi' non e' stato. Abbiamo pulito, pulito e ancora pulito, comprato, montato e incastrato mobili, spostato scatoloni, cercato due spazzolini nel mezzo del casino piu' totale e dormito su un materasso perche' il letto non e' ancora arrivato.
Quindi, carissimi...tornero' fra un po'...quando mi avranno messo Internet a casa, quando la casa avra' una forma piu' o meno accettabile (lo so, sono pignola, ma su certe cose non transigo), quando mi saro' ambientata nel nuovo lavoro (comincio mercoledi'!)

Prometto foto di una casa che gia' fin d'ora sembra diventare caruccia e della Malli che e' invecchiata di 10 anni con tutto sto trambusto!

lunedì 22 settembre 2008

Vale londinese

La prima volta che ho visto Londra avevo 17 anni, ero a Canterbury in vacanza studio e ci hanno portato qui, a visitare quello che allora era solo un nome con mille emozioni ed immagini appiccicate addosso. La Vale era con me. Con me aveva condiviso l'idea di una citta' che non ci era sembrata accogliente e non ci era piaciuta.
12 anni dopo, in questa citta' ho cominciato a tornarci assiduamente, ogni mese. E nel 2005, la Vale e' di nuovo tornata a Londra, e l'ha di nuovo visitata con me. E di nuovo, ha condiviso con me lo stupore per una citta' che ho amato solo la seconda volta che l'ho vista, come lei, e che ancora e sempre mi stupisce per quanto sia viva ed energica, fluida e piena di opportunita'.
Questo week-end, la Vale e' venuta a trovarci a Londra. Questa volta in una citta' che sta diventando "casa mia". E anche questa volta, con la calma di chi non vuole sentirsi turista ma parte integrante di un posto che accoglie le persone che ami, ha apprezzato i ritmi di Londra, i suoni, gli odori.

So che tornera'. Perche' ha lasciato da me il pijama. Perche' deve vedere la mia casa nuova. Perche' ci siamo godute il tempo insieme in ogni attimo, dalla lenta colazione del mattino alle chiacchiere prima di addormentarci. E questo tempo e' comunque volato.

Mi piace "reinterpetare", in questa fase della mia vita, le persone che amo attraverso questa citta'. Guardando le foto fatte assieme, scrutandone le espressioni in un dato momento della vacanza. Io la Vale ora la vedo cosi'...










giovedì 18 settembre 2008

Dopo la corsa...


...pure i gradini alla Rocky abbiamo fatto per avere una foto degna di tale nome...No, non si vedono quelli che abbiamo percorso a due a due, ma si capiscono nelle bocche aperte in un mezzo sorriso...che non era proprio tale...era un modo per allargare le labbra e introiettare quanta piu' aria possibile!!! Beh, ora vi saluto e vado ad allenarmi di nuovo...finche' ho tempo libero, ne approfitto!!!


mercoledì 17 settembre 2008

Un po' del nostro week-end di sole

Ecco qualche foto del bellissimo week-end di sole che la mia family ha portato in quel di Londra...a parte qualche strascico di usual London weather venerdi' pomeriggio!
Buona visione! (E grazie a Sara per avercele prontamente spedite!)


Sir James and Mrs Lucy a zonzo per Hyde Park...

In giro per appartamenti tutti quanti, come un vero clan italiano,
aspettando l'agente ritardatario...

London eye...


London Sunglasses...



Malli e Sara a zonzo per Hyde Park, sotto la pioggia