mercoledì 24 febbraio 2010

Aspettando Lele...

...che arrivera' a breve, sono a casa con mal di testa, senso di svenimento e stanchezza. Una mia collega e' nelle stesse condizioni. Non credo sia stato il team meeting al pub ieri, immagino sia piuttosto un virus.
Lavorare stesa sul divano non e' comodo, ma e' meglio dell'ufficio...
E poi stasera arriva Lele...e come ha detto Gian stamane a colazione, "Dai che da stasera si ride un po' con Lele..." Sia chiaro, non che Lele sia parte attiva nell'ilarita' che scatena in me e Gian ogni volta. Si ride...suo malgrado. E la sua assoluta mancanza di senso dell'ironia (questo post, se letto da lui, mi varra' un giorno e mezzo di lamentele e tirate d'orecchie) rende il tutto ancora piu' ridicolo. Stay tuned, ve ne raacontero' delle belle. Arriva materiale per riempire il mio blog nei prossimi giorni, atterra a Gatwick fra un'ora circa :)

mercoledì 17 febbraio 2010

ECCO CHE LE NOTIZIE BELLE ARRIVANO!

Avevo appena scritto un post sul nulla, ed ecco che andando sul sito del Gruppo Marciatori Brembio, scopro che finalmente e' nata ELISA!!!
Auguri piccola!
Un bacione a mamma Laura, un abbraccio a papa' Marco, e che dire...piccola Elisa, benvenuta!
Ti divertirai un sacco, e hai gia' tanti zii un po' fissati con la corsa ma che di sicuro ti faranno buona compagnia!!!

PS ai genitori: provate a portarla a correre alle 7 di mattina prima dei 15 anni e chiamo il telefono azzurro!!! :)

Post Vuoto

Solo perche' mi dispiace che veniate qui a vedere cosa mi sono inventata di nuovo e non troviate niente. Cosi' questo post e' un po' per ognuno di voi. Che passate da queste parti giusto per capire se e' tutto ok, se la casa procede, se ci sono novita'. La casa e' sempre allo stesso punto, il lavoro e' tanto, a Londra piove. Nessuna novita', per ora, dunque.

Ma grazie di aver "bussato" e di aver chiesto. Prometto foto della casa aggiornate per settimana prossima (questo si chiama vendere la pelle dell'orso ecc ecc...)


E visto che oggi e' il 17, un mondo di auguri alla mia Giovina che dovrebbe farne 25, dato che ha la mia eta'...;)

domenica 14 febbraio 2010

Post-Auguri

A te, che hai trascorso la giornata di ieri tra piastrelle del bagno in pietra naturale, piano della cucina in quarzo bianco opaco e meccanismi per cassetti all'Ikea, eppure non ti e' pesato per nulla.
A te, che hai sempre un sorriso in piu', una marcia in piu', una battuta in piu'.
A te, che sai farmi sentire la persona piu' intelligente del mondo anche nella situazione piu' banale.
A te, che non mi regalerai mai un anello ma intanto mi stai costruendo la casa piu' bella che abbia mai visto.
A te, che hai apprezzato con il mio stesso entusiasmo il dvd "Karaoke Party"...e saperlo fare il giorno del tuo 36esimo compleanno la dice lunga su quanto sei rimasto meravigliosamente bambino dentro.
A te, che stai cantando a squarciagola con il telecomando a mo' di microfono in questa domenica pomeriggio, mentre io scrivo di te, e tu nemmeno lo sai ne' lo saprai mai perche' ti dimentichi sempre che ho un blog.

A te, e ai tuoi meravigliosi 36 anni, un mondo di auguri con un giorno di ritardo, perche' la nostra vita e' cosi' piena e densa che ieri non ho avuto tempo di aggiornare il blog. E spero sia sempre cosi'.

Malli

martedì 9 febbraio 2010

FAVORIT

Ho scoperto recentemente che la nostra scelta di un Induction Hob (fornello a induzione, in italiano) e' una di quelle che provoca conseguenze come se piovessero.

L'induction hob e' una di questi fornelli meravigliosi, di ceramica (nera, il nostro), facili da usare, da pulire, e che non bruciano al tocco. Per una spiegazione scientifica su cui non voglio dilungarmi (ne' ne ho chiara conoscenza, a dirla tutta), se il cibo e' nella pentola, cuoce, ma non c'e' calore emanato, quindi no a scottature, bruciature e cubo spiaccicato sui fornelli. Niente di niente. E' magia! E l'immagine sotto ci ha convinti piu' di mille parole:


Ora, quello di cui non ci avevano avvertito e' che il suddetto fornello funziona solo con pentole contenenti materiale ferroso. Dunque non ce n'e': devo cambiare pentole.
Non che la Malli si sia fatta la batteria (ne ho comprate 3 a 9 pounds e 99 lo scorso anno da Marks & Spencer, piu' qualcuna qua e la' random, piu' qualcuna che Gian si trascina dalle case che ha avuto a Milano). Pero' metterle tutte in soffitta e comprarne di nuove un po' mi scoccia. Anche perche' costano un botto rispetto a quelle normali.
Ma poi Mamma Ikea ci ha pensato lei. Ho fatto una rapida ricerca scoprendo che e' stata fatta una intera serie di pentole per l'induction hob.
Si chiama FAVORIT.
Questo post e' un promemoria. Per non dimenticarmi di andare a fare il pieno di Favorit prima del trasloco. Senno' si resta senza cena.

A mali estremi...

Ci sono cose che ci appartengono per genetica. E non possiamo farci niente. Passiamo decenni ad osservarle nei nostri genitori, ed un giorno, magicamente, noi siamo lo stesso. Ce le abbiamo addosso, o dentro.


Ho passato una vita a litigare con io padre per la temperatura in casa. Questo perche' io ero una statua di ghiaccio, bisognosa del plaid anche in estate, mentre lui viaggiava sui 40 gradi. Bah, 40 no. Ma comunque parecchi. Mio padre e' sempre stato un calorifero umano. Emanava calore a metri di distanza.


Poi e' successo che qualcosa in me e' cambiato. Da un annetto circa sono esattamente come lui. Calda. Bollente. Persino fastidiosa sotto le coperte.
Mentre Gian e' gelato. No, davvero. Le sue mani e i suoi piedi danno fastidio a un metro di distanza. Si sente la folata di vento freddo persino sotto il nostro cicciottissimo piumone.

Ed ogni sera e' una lotta fra lui che mi appoggia i piedi gelidi sulle gambe ed io che urlo e mi scanso.

Ieri sera pero' ho trovato la soluzione. Io ero gia' in ebollizione, rossa e pronta al calore immane che sprigiono durante il sonno. E la sua ibernazione era gia' a meta' strada. Cosi, mentre lui leggeva il suo blackberry, io ho sfilato prontamente il phon dal lato del letto, l'ho infilato sotto le coperte e zac...l'ho acceso! Scaldandogli un minimo le estremita', e garantendomi almeno l'addormentamento.

Siccome Gian documenta tutto, col Blackberry nelle sue mani in quel momento ha scattato questa foto! Ah, non vorrei sembrare estrema, ma se continuiamo cosi, andiamo di coperta termica (solo nel suo lato del letto)!

sabato 6 febbraio 2010

Pollice verde e dintorni

Lo confesso: ho preso l'amore per piante e fiori da mio padre (o meglio, non so quanto gli piacciano, ma di fatto e' lui, in casa, l'addetto a innaffiatura e potatura), ma il pollice verde da mia madre. Cioe', allegramente dimentico!

Non che Lucy non si rallegri dei progressi delle piante di casa, solo che, a detta di James, non le segue costantemente.

La frase ripetuta come un refrain da James durante la mia infanzia e adolescenza e' stata "Qui, se non fosse per me, queste piante sarebbero andate gia' al macero!"


Chiaramente la stessa dinamica si e' ripresentata quando ho cominciato (non innumerevoli volte, che gli uomini, si sa, hanno perso il romanticismo da tempo) a ricevere fiori.

Io li mettevo nel vaso e via, era fatta. Il cambio dell'acqua era un concetto che nemmeno mi sfiorava. Al che, sempre James "Ohhh, Nina, guarda che sono belli i fiori, ma se non cambi l'acqua marciscono!"


Insomma, una volta trasferitami a Londra, la mancanza di disciplina in ambito piante si e' fatta sentire. Mi sono miseramente morti, probabilmente affogati:

-n. 2 bonsai

- n. 1 tronchetto della felicita'

-n. 1 altra pianta a foglia larga non meglio identificata

-n. 1 bamboo


Ora, immaginatevi il mio stupore quando, di rientro dal viaggio in Nuova Zelanda, un vaso semplicemente pieno di terra (l'avevo conservato vicino alle altre piante per non so quale motivo) ha cominciato a germogliare. La mia lontananza deve essere stata fondamentale perche' questo avvenisse.


Se ricordo bene (ma non ci giurerei) dovrebbero essere giunchiglie. E stanno crescendo di ora in ora.

Questo non rende il mio pollice piu' verde di prima, ma che dire...alla fine, son soddisfazioni.

E speriamo di non ammazzarli, sti poveri germogli, prima del tempo. Per ora, fingo di ignorarli. Mi sembra la strategia piu' efficace.




Sonno color lavanda - aggiornamento

E' vero che lo spray concilia-sonno (vedi post precedente) e' stato spruzzato sul letto, ma gli effetti sembrano raggiungere anche il divano.


Ieri sera Gian e' atterratto (volo Milano-Londra) con 2 e piu' ore di ritardo causa neve a Milano.

La Malli, che inizialmente lo aspettava per uscire, ha poi deciso che si faceva troppo tardi e lo ha aspettato a casa, sul divano. Ecco l'immagine che si e' presentata a Gian quando ha aperto la porta di casa.

[Lucy, please, nota gli scatoloni dietro il divano: quando ti dico che viviamo accampati, nel limbo del trasloco, mi riferisco a questo!]


giovedì 4 febbraio 2010

Sonno color lavanda...

Non ce n'e': in questo letto, intendo in quello in cui ci sdraiamo ogni sera da 16 mesi a questa parte, non si dorme! O meglio: si dorme male, a sprazzi, con risvegli regolari.
All'inizio davamo la colpa alla misura: e' un queen size, leggermente piu' piccolo dei letti matrimoniali italiani. Nulla di terribile, se non fosse stato che venivamo da un king size, dove per accertarti che l'altro fosse ancora li', dovevi allungare il braccio e ancora talvolta non ce la facevi.

Poi ci siamo detti che era nella stanza che accadevano cose strane. Sogni "in tandem", sensazioni di essere "sepolti vivi" nei nostri corpi, senza possibilita' di aprire gli occhi o di muoversi e parlare, eppure vigili e sempre piu' angosciati...

Talvolta va a periodi: se la stanchezza e' media, non inesistente ne' troppa, allora dormiamo decentemente. Ancora lontani dagli standard di un tempo, ma accettabile.

Di rientro dalle vacanze, vuoi per il jet lag, vuoi per il lavoro a mille, ancora il delirio.

Cosi la Malli, che rinuncia a tante cose ma non al sacro sonno (del resto le amiche sgranavano gli occhi quando dicevo che, vivendo in Italia, durante la settimana alle 9 di sera, se non avevo impegni, ero a letto...e alle 9.30 gia' dormivo di un sonno bambino e dimentico del mondo), dopo aver esaurito boccettino di Rescue Remedy Notte e capsule di Valeriana, e' ricorsa ai metodi inglesi - no, non e' che ci ubriachiamo fino a perdere i sensi ogni sera...mi riferisco ad altri metodi!
Dopo attente ricerche di mercato, ha acquistato uno spray concilia-sonno lenzuola e uno spray concilia-sonno cuscini. E ogni sera, diligentemente, avvolge il letto tutto e il povero Gian in questo effluvio di lavanda.
Ora, non so se sara' che l'effetto placebo fa presa, sulle menti stanche. O se il profumo di lavanda, talmente intenso, arriva a stordirci.
Fatto sta che sono 2 notti che si dorme un po' meglio.
Non mi sento ancora fuori dal tunnel, ma di certo ci stiamo incamminando.

martedì 2 febbraio 2010

Gastro

La mia "compagna di banco" Steph, dopo un'influenza la scorsa settimana che mi ricordava la mia di dicembre, ha deciso stamane di replicare. Il nostro Director e' entrato in ufficio chiedendomi se potessi recarmi in bagno a soccorrere la malcapitata (lui era un cencio...gli uomini non sembrano reggere i malesseri altrui, ne' i propri, a dirla tutta!)

L'abbiamo spedita seduta stante a casa in taxi. Ma i sintomi li riconosco fin troppo bene: virus gastrointestinale. Una volta nella vita, e non te la scordi piu'. Soprattutto se colpisce ogni singolo componente del nucleo famigliare.

Cosi' sono qui, attenta al minimo rumore che il mio stomaco produce, temendo di essermi beccata qualcosa. Sicuramente no, ma dato che 2 anni fa non andai dal medico perche' dopo 3 giorni non potevo nemmeno reggermi in piedi, sono assolutamente in ascolto del mio corpo. Il minimo segnale, "Ciccio", e voliamo dal medico!