martedì 17 aprile 2012

E' quasi casa

Casa come i colori che mi sono mancati in fondo cosi' tanto.
Casa come le finestre enormi, spalancate, e sicure, come piacciono a me.
Casa come il planisfero che fa da sfondo al supporto del bancone della cucina.
Casa come un pezzo di pavimento turchese che Gian vorrebbe togliere, e io no, perche' mi fa allegria.
Casa come una cucina grande, anche troppo, che diventa di nuovo il fulcro della mia vita.
Casa con camere grandi, e tanto spazio per le emozioni che verranno.
Casa dove la vita potra' essere come la immagino. Come una corsa a perdifiato tra la camera e la sala. Come la tranquillita' assoluta e il centro della vita a 10 metri da noi.
Casa con il parquet dell'Ecuador, il bancone di mogano che arriva da un teatro francese dismesso, il lavandino dal Museo Del Bagno.
Casa unica, e quasi nostra.

Sentire di tornarci, anche se e' solo la prima volta.

mercoledì 4 aprile 2012

1 anno di te - Edo




Oggi potrei scrivere mille cose del batuffolo di ciccia che esattamente un anno fa e’ piombato dal cielo a sconvolgere le nostre vite. Della gioia immensa. Della leggerezza infantile che ci ha dato. Del motivo in piu’ per tornare a casa ogni volta, e fare la zia matta per riconquistarlo. Oggi il mio Edolone compie un anno. Che e’ volato, letteralmente. E come nelle piu’ banali delle poesie d’amore, mi chiedo come facessimo a vivere, prima che lui arrivasse. Prima di annusare la sua pelle di panna montata e biscotto. Prima delle suo manine allungate verso il mondo, dei suoi occhi furbissimi, del suo affetto irrinunciabile e per cui facciamo a gara, noi grandi.


Auguri cucciolo mio. Fra poche ore saro’ li’ a rotolarmi sul pavimento con te, e a godermi l’avventura che e’ la tua vita. Non ci sono parole per renderti la bellezza assoluta che ci regali ogni giorno.

Ma oggi voglio festeggiare anche Sara. Che un anno fa e’ diventata mamma. Dopo 9 mesi che non sono stati proprio una passeggiata. Sara che nei primi tempi non vedeva l’ora che Edo crescesse, e che ora lo guarda e non si capacita del tempo che e’ passato. Sara che gli ha dato amore, parole, coccole, e anche qualche sgridata, per quanto ogni disciplina con Edo lasci il tempo che trova. Sara che ha condiviso Edo con tutti noi da sempre. Senza gelosie ne’ possesso. Intuendo, come nelle nostre famiglie sappiamo bene, che l’amore si moltiplica, non si divide. Sara che mi manda messaggi da parte di Edo – e il cuore mi si apre sempre un po’ di piu’. Sara che non fa mancare foto, progressi, racconti, anche a distanza, soprattutto a distanza, perche’ sa che ti senti un pochino piu’ lontano, quando non sei li’ a vedere il primo dentino, il primo passo, la prima parola (o presunta tale). Sara che non ha mai nascosto quanto fosse dura, a tratti, e quanto fosse meraviglioso, tutte le altre volte.
Oggi voglio festeggiare anche Sara e il suo anno difficile e fantastico.



Intepretare la maternita' attraverso i tuoi occhi ispira coraggio e leggerezza. Si', che si puo' restare tutto quello che si era prima (la figlia, la compagna, la sorella, l'amica meravigliosa che sei) anche quando si diventa mamme.
Sono orgogliosa di te.

martedì 3 aprile 2012

Non-post

Dopo un rapido summit con l'amica Fosca oggi pomeriggio per un caffe' veloce, dopo settimane in cui non c'era nemmeno tempo per un "ciao" tra le porte dell'ascensore, ho deciso che qui ci voleva un post anti-invidia. Di quelli scaramantici. Di quelli a "cornetto anti-sfiga". Perche' l'invidia porta male. I pensieri negativi portano male. Il condividere i nostri successi e le nostre gioie con chi non le apprezza porta male. E noi, la sfiga, non ce la possiamo permettere. Non dopo il duro lavoro fatto. Non dopo la fatica. Non dopo aver dato tanto.
Ora e' il momento di ricevere. La gioia delle persone per i nostri successi personali. I sorrisi di supporto. I pensieri positivi.
Questo post-non-post e' per Fosca e il suo weekend di sole. E' per me e i miei mille progetti in accelerazione, e qualcuno anche per rallentare un po'. E' per la Vale e il suo percorso. E' per Sara e il suo primo anno da mamma. E' per quelli che come noi condividono la frase di seguito, e con spavalda baldanza se ne vanno per le strade del mondo, cercando di ignorare l'invidia che li segue:
"Ci sono cosi' tante persone la' fuori che ti diranno che non puoi. Quello che devi fare e' voltarti e dire "Tienimi d'occhio!""