mercoledì 4 aprile 2012

1 anno di te - Edo




Oggi potrei scrivere mille cose del batuffolo di ciccia che esattamente un anno fa e’ piombato dal cielo a sconvolgere le nostre vite. Della gioia immensa. Della leggerezza infantile che ci ha dato. Del motivo in piu’ per tornare a casa ogni volta, e fare la zia matta per riconquistarlo. Oggi il mio Edolone compie un anno. Che e’ volato, letteralmente. E come nelle piu’ banali delle poesie d’amore, mi chiedo come facessimo a vivere, prima che lui arrivasse. Prima di annusare la sua pelle di panna montata e biscotto. Prima delle suo manine allungate verso il mondo, dei suoi occhi furbissimi, del suo affetto irrinunciabile e per cui facciamo a gara, noi grandi.


Auguri cucciolo mio. Fra poche ore saro’ li’ a rotolarmi sul pavimento con te, e a godermi l’avventura che e’ la tua vita. Non ci sono parole per renderti la bellezza assoluta che ci regali ogni giorno.

Ma oggi voglio festeggiare anche Sara. Che un anno fa e’ diventata mamma. Dopo 9 mesi che non sono stati proprio una passeggiata. Sara che nei primi tempi non vedeva l’ora che Edo crescesse, e che ora lo guarda e non si capacita del tempo che e’ passato. Sara che gli ha dato amore, parole, coccole, e anche qualche sgridata, per quanto ogni disciplina con Edo lasci il tempo che trova. Sara che ha condiviso Edo con tutti noi da sempre. Senza gelosie ne’ possesso. Intuendo, come nelle nostre famiglie sappiamo bene, che l’amore si moltiplica, non si divide. Sara che mi manda messaggi da parte di Edo – e il cuore mi si apre sempre un po’ di piu’. Sara che non fa mancare foto, progressi, racconti, anche a distanza, soprattutto a distanza, perche’ sa che ti senti un pochino piu’ lontano, quando non sei li’ a vedere il primo dentino, il primo passo, la prima parola (o presunta tale). Sara che non ha mai nascosto quanto fosse dura, a tratti, e quanto fosse meraviglioso, tutte le altre volte.
Oggi voglio festeggiare anche Sara e il suo anno difficile e fantastico.



Intepretare la maternita' attraverso i tuoi occhi ispira coraggio e leggerezza. Si', che si puo' restare tutto quello che si era prima (la figlia, la compagna, la sorella, l'amica meravigliosa che sei) anche quando si diventa mamme.
Sono orgogliosa di te.

4 commenti:

Elena Torresani ha detto...

Malli, se un domani dovessimo rimanere entrambe disoccupate, dovremmo metterci a scrivere un blog a 4 mani: la versione di Elena e la versione di Marilena. Sarebbe esilarante. Io del primo anno di Edo ricordo la volta che mi ha succhiato il mento fino a farmi venire un ematoma e la volta che mi ha pisciato addosso per segnare il territorio. L'odore che ricordo è quello della sua minestrina di pesce, e il rumore è quello del verso da indemoniato.
Muoio dal ridere.

MalliLaMatta ha detto...

Ah ah - credo che davvero ci vorrebbe un blog a 2 colori! Anche io ricordo le cose che ricordi tu, o forse solo il verso da indemoniato, che secondo me gli dava anche un po' di carattere. Beh, l'amore ha tante forme e tante espressioni, e Edo e' fortunato che davvero ne attira di tutte le fogge e di tutti i colori!

sara ha detto...

siete due matte entrambe! stamattina due dosi di vaccino (braccio destro e braccio sinistro): c'erano tipo 20 bambini, anche più piccoli, ma nessuno ha fatto la sceneggiata che è riuscito a fare lui davanti alla dottoressa...appena usciti dalla porta...giù, a gattoni, come se niente fosse successo. è solo uno schifoso ruffiano

MalliLaMatta ha detto...

E' solo un bimbo con carattere. Sa quello che vuole e ci tiene a farlo sapere al mondo. Carra. Voglia gia' di rivederlo, quel cucciolo di morbido!