martedì 31 maggio 2011

Buongiorno Italia!

Arrivare in ufficio e dover spiegare, per una volta senza vergognarsene, la situazione politica in Italia.
Sentirsi fiera di quello che migliaia, sommati milioni di persone hanno fatto in tutta Italia.
Sentire che a Milano 20 anni di sottocultura sembrano essere stati scrollati di dosso. Che a Napoli un popolo coraggioso e deciso non ha creduto a false promesse. Che persino Arcore e' nostra. In mano ad una donna, come nella piu' feroce legge del contrappasso.
E insomma, sperare che non sia un momento solamente, ma un cambiamento di rotta vero e proprio.

Ben risvegliata Italia. Facciamo in modo di non farci un'altra ventennale pennichella tra un paio d'ore, pero'...

giovedì 26 maggio 2011

Tutti i nodi vengono al pettine...

...e qualche volta a nostro favore.

Antefatto: circa 5 mesi fa Gian perde le chiavi di casa. Che in se' non e' una grande notizia. Gian ha perso, nella sua lunga carriera di smemorato, telefoni, portafogli, borse e persino un Ipad. Dunque nulla di nuovo. La novita' era che stavolta le aveva perse in casa. Perche' in casa ci era entrato con le chiavi, di certo. Ma a nulla erano valse le ricerche in ogni tasca/mensola/cassetto. Delle chiavi + chiavetta per le biciclette pubbliche londinesi nemmeno l'ombra. La cosa in se' causo' non poco nervosismo: era da rifare la chiave dell'ingresso principale, che e' una chiave registrata e il processo richiede mesi. Era andato perso uno dei telecomandi per gli allarmi di casa. E per un mese buono ci eravamo organizzati attorno ad un unico mazzo di chiavi, con attese sottocasa, incontri alla stazione della metropolitana in pausa pranzo, diari allineati per il passaggio di chiavi quasi fosse il passaggio del testimone. Un periodo che e' ancora ben impresso nella nostra memoria.

Fatto: stamane il tempo era bigio. Non piovoso, ma bigio. Quindi mentre sto per uscire, mi dico che forse e' il caso di mettermi un ombrellino in borsa. Il mio piccolo ombrellino nero (trovato su un taxi) e' incastrato e avvinghiato al mio piccolo ombrellino rosso (1 pound da Poundland). Tiro, giro, scuoto. Nulla da fare. Nessuno dei due esce dal portaombrelli. Dopo 1 minuto buono, persa la pazienza, decido esasperata di dare uno strattone forte, e con i due ombrellini escono anche due ombrelli giganti. Solo che uno di questi si apre improvvisamente.
E cosa noto sul fondo - interno - dell'ombrello??? Qualcosa che luccica, argenteo. Allungo la mano, pensando che sia un fiocco dei regali di Natale (chi mi conosce sa che tutto e' possibile) e invece no...li', bello, riposato da 5 mesi di letargo, mi ricongiungo al mazzo di chiavi di Gian. Torna a casa Lassie!!!

Sono corsa in camera. Ho svegliato lo smemorato di Olmo. Era felicissimo. E ci sentiamo entrambi assolutamente benedetti, oggi.

Visto, mica siamo gente difficile. A volte basta davvero poco!

martedì 24 maggio 2011

Mal di capa...

...per favore vai via...
perche' passi 3 o 4 giorni al mese, ma ora sta diventando una costante. E non ce la posso fare!

giovedì 19 maggio 2011

Preghierina...

Ehi tu, lassu'...
Lo so che ti chiamo poco, e il fatto che sia una donna impegnata non sia una buona scusa. Che se trovo il tempo per la ceretta, dovrei trovarlo anche per te.
Del resto, sai anche che sono immensamente grata per tutto quello che ho - e vorrei che le cose non cambiassero mai - a parte per quei chili di troppo che pero' riconosco essere causati dal mio libero arbitrio di fronte al frigorifero.
E so anche che il mio "panteismo" spirituale non e' proprio consono alla dottrina piu' ortodossa - ma alla fine, come ritrovare la direzione nelle mille religioni del mondo?
Ti basti sapere che credo nel Bene, e che il Bene e' la mia direzione nel mondo. Il Bene e il Giusto. Non c'e' cosa che non faccia seguendo queste due stelle. Posso sbagliare, ma mai nelle intenzioni.
Insomma, tu, lo so che il nostro rapporto e' altalenante, ma sono una brava ragazza, e lo sappiamo entrambi.

Oggi non ti scrivo per me. Che sono felice, piena, traboccante d'amore e a volte fa quasi male e a volte trattengo il respiro per tutta questa felicita'. Che sono grata. Di amare, di essere immensamente riamata, di ridere di cuore ogni giorno, di piangere con leggerezza solo quando sono stanca o nostalgica.

Oggi voglio fare un discorsino fra me e te. Implicito. Che tu lo sai cosa mi sta a cuore oggi. Non giocare brutti scherzi. Che non se lo merita. Esprimi la tua generosita' d'ora in poi non verso di me, ma verso questa persona che e' una delle ragioni per cui mi alzo al mattino. Fammi vedere che le cose belle accadono anche "gratis". Che si e' gia' pagato abbastanza, da queste parti.
Insomma, se non e' oggi, che sia domani, o la settimana prossima. Ma presto.
Non te l'ho chiesto prima. Ma ora e' tempo. Per favore. Amen.

domenica 15 maggio 2011

Riunione di condominio

3 ore a discutere del rinnovo dei decori interni ed esterni.
Riunione civile, allegra, molto ragionevole.
Quasi da non crederci.
E si', avremo la porta di ingresso finalmente nera.
E la moquette interna piu' scura di quel panna/nocciola cosi' sporchevole sulle scale.
E Gian e Malli sono stati esonerati dal cambio della porta del loro appartamento, dato che e' stata rifatta di fresco e su misura.
Insomma, nulla di cui discutere veramente.
Peccato per le 3 ore di un sabato pomeriggio assolato passate in un appartamento.

mercoledì 11 maggio 2011

Vini e dintorni

Finita la full immersion di 3 giorni nei vini (corso introduttivo da sommelier - per me e Gian un massacro di informazioni, odori e sapori), la Malli torna alla sua vita.
Con qualche conoscenza in piu' sui vini (parecchia in piu', visto che partivo dal solo Sauvignon Blanc e ora so dire vino, vitigno, regione di provenienza e se non andiamo sul difficile, persino caratteristiche particolari di un vino) e un sacco di voglia di ampliare questa conoscenza, magari in modo piu' piacevole.
Con un po' di manualita' in piu' (non avevo mai aperto una bottiglia in vita mia, e ne ho aperta una prima e una durante la prova pratica). Possiamo fare di meglio, ma ora so come affrontare il collo della bottiglia, quanto meno.
Con qualche indicazione in piu' sui vini che le piacciono (addio Sauvignon Blanc, ora ci butteremo sul Riesling tedesco - non Alsazia, che e' piu' acidulo e meno dolce - sul Barolo - sullo champagne - che non ha piu' segreti per me. Ora prenderemo in considerazione anche i vini del Nuovo Mondo - Nuova Zelanda, Australia, SudAfrica, anch'essi degni di nota).

Insomma, come mi dice Gian quando mi fermo davanti ai grandi ostacoli, che si sa che di indole sono sempre la bambina prudente di un tempo: nella vita non si procede solo per gradualita', si cresce anche con grandi salti.
Questo era un salto enorme, e dopo poche ore ero spaventata e volevo tornare indietro, nel comfort delle cose che so e che mi riescono bene.
Sono felice che Gian mi abbia convinta a restare e a crederci fino alla fine. E' stato un triplo salto mortale con avvitamento, ma sono qui. Con piu' cose da raccontare e nuovi interessi di fronte a me.

giovedì 5 maggio 2011

Un mese di te


Un mese fa a quest'ora nemmeno lo sapevamo ancora la faccia bella che avresti avuto.
Ne' quanto sarebbe stato facile amarti.

Buon primo comple-mese, Edoardo.
Ti amiamo tanto cosi' come ci viene, con la presenza e con l'assenza, col pensiero e coi mille gesti quotidiani di chi ti vive accanto, col sorriso ad ogni foto che viene inviata, con la voglia di comprarti tutto quello che vedo, con le emozioni dei racconti su quello che fai (non moltissimo, come da limiti dati dall'eta', ma persino un sorriso involontario nella nostra famiglia viene ammantato di significati particolari: serenita', intelligenza, carattere positivo ecc).
Sei in ogni conversazione e nei miei pensieri ogni sera, prima di addormentarmi. Sei nel mio primo sorriso al mattino.

Auguri piccolo, la zia oggi ti manda un bacio un pochino piu' speciale degli altri giorni - ed e' contenta che quell'idea di bimbo che avevamo in mente da mesi sia diventata tu, proprio tu, con tutto quello che sei e che ci stai dando.

domenica 1 maggio 2011

Amo sudare!

Ultima giornata di caldo, sole, eritema e sudore a Dubai. E potrei farne altre 7 senza colpo ferire.


Il fatto e' che dopo quasi 3 anni di Londra, uscire all'aperto e sentire la ventata di aria calda che ti avvolge strappa un sorriso; vedere le braccia coperte da un eritema che sembrava perso nella memoria clinica di anni fa genera un moto di leggera e compiaciuta sorpresa, della serie "Sono ancora io, certe cose non cambiano mai!"; sentire la gocciolina di sudore che scende lungo la schiena fa ridere sguaiatamente perche' era una sensazione che avevo rimosso. Insomma, a me sto caldo (ok, e' il caldo di fine aprile, nulla a che vedere con quello che qui succedera' da un mese a questa parte, dove pare che nei giorni piu' caldi sia impossibile immergersi nell'acqua del mare, tanto e' bollente) piace. Punto. Ci voleva proprio.




E dunque stasera (stanotte) ci apprestiamo a lasciare Dubai. Dove ero arrivata con poche aspettative. Che tutt'ora non e' un posto che ti fa innamorare, ma dove trovi un ritmo diverso, esperienze nuove, e curiosita'. Una facilita' di vita che non pensavi. Tanti expats (espatriati) felicissimi di vivere qui (dove peraltro non si pagano le tasse!) E momenti che mi portero' sempre dentro. Il viaggio in jeep sulle dune del deserto, a prova di infarto. Il deserto, che la prima volta che lo vedi ti ammalia e ti rapisce il cuore. Una serata sotto le stelle tra danza del ventre, incensi e carne alla griglia. La torre Khalifa, la torre piu' alta del mondo. Deira, i Souks (mercati) del pesce, dell'oro, delle spezie. I Mall - supermercati giganti con all'interno piu' di 400 negozi. Le fontane danzanti. La limonata con menta. Il matrimonio reale visto su un megaschermo in spiaggia. Felice di essere qui piuttosto che nel caos di Londra (e motivo per il quale l'idea di questa vacanza e' nata...)



E io e Gian, che abbiamo potuto adattarci a questo ritmo lento e dormire e decidere cosa fare senza programmi, solo come ci veniva. Che e' forse la cosa che ci viene meglio.