venerdì 28 settembre 2007

Felicità varie

Secondo ultimi studi USA, non solo le donne di oggi sarebbero più infelici rispetto alle donne degli anni '70, ma è dimostrabile (??!!??!????) che siano anche più infelici degli uomini. Le cause? Troppe cose da fare, troppe aspettative. Bah.
Ora, non credo di avere sott'occhio tutta la popolazione femminile mondiale, ma nemmeno all'Università di Princeton ce l'hanno. Tutto sommato, quelle donne che hanno tanto da fare (e parliamo di donne emancipate, con un lavoro, tempo libero da riempire, indipendenza economica e affettiva) così tristi non mi sembrano. Indaffarate, sì, e a volte ansiose, nevrotiche...ma non infelici. Solo consapevoli della complessità della vita, come diceva una mia prof al liceo, mentre ci invitava (classe completamente femminile) ad abituarci a ragionare su più livelli e argomenti, a produrre più risposte, a mettere in dubbio. A darci da fare. A non semplificare, se questo significa impoverire.
Ecco, guardo le ragazzine di quella classe di superiori, ormai donne, e non mi sembrano infelici, nei loro percorsi. Una si distrugge tra lavoro e due figli gemelli scatenati, ma mi racconta di una vita che la emoziona ancora. L'altra è alla perenne ricerca di un uomo affidabile (come se ne esistessero!) ma intanto si butta nel lavoro, nelle amicizie, nei viaggi. Una terza è sempre in partenza per qualche missione in giro per il mondo, ad aiutare chi ha bisogno, ma le brillano gli occhi quando mi racconta delle conquiste quotidiane. Io stessa non trovo mai il filo della matassa complessa e intricata che è la mia vita, ma lo cerco ogni giorno.
Siamo donne indaffarate, è vero. Con accanto uomini che non sempre ci seguono. Oppure che seguono i loro percorsi personali, allontanandosi quel tanto che basta per darci ancora più spazio, che riempiremo una volta di più di progetti, traguardi, obiettivi. Non credo che i nostri momenti di spaesamento siano momenti di infelicità. Tutt'altro. Sono momenti di ridefinizione. Sono un cammino.
Siamo donne in movimento, siamo in viaggio. Abbiamo una direzione. Siamo inquiete, ma felici, a modo nostro.

lunedì 24 settembre 2007

Percorsi


[Brembio, 23 settembre 2007, Banchetto per le Primarie]




[Compagni di viaggio...]




[Rappresentanze...]



"Le persone non fanno i viaggi. Sono i viaggi che fanno le persone."

[John Steinbeck]






martedì 18 settembre 2007

Assenza

Mi dovrò assentare per un paio di giorni...e poi forse sarà tutto finito!


L'uomo passa la prima metà della sua vita a rovinarsi la salute e la seconda metà alla ricerca di guarire.
(Leonardo Da Vinci)

venerdì 14 settembre 2007

mercoledì 12 settembre 2007

Amandine et Mélanie



Amandine e Mélanie sono le figlie della mia omologa francese, ossia della presidente del comitato di gemellaggio di Saint Christo. Sono due bambine che in questi 5 anni ho visto crescere e di incontro in incontro diventare grandi e consapevoli. All'inizio, quand'erano ancora piccole, era come conoscerle ogni volta. Doversi ripresentare, rompere il muro della loro timidezza, essere persone rinnovate nella loro vita. Ora non più. Amandine e Mélanie attendono i nostri incontri con gioia e aspettativa. Sanno chi sono, e per loro la mia presenza nella loro vita è definita e scontata, come una cugina lontana, come una zia che vedi di tanto in tanto. Nell'attesa, mi preparano disegni, chiedono alla madre di scrivermi una mail per sapere qual è il mio colore preferito, pensano al momento dell'incontro. E quando ci si vede, finalmente, mi vengono incontro sorridenti, mi baciano, leggo la loro gioia nell'essere lì. Parlano di me a scuola (non è mica da tutti a vere un'amica italiana!) e raccontano di me nei loro temi. Io conosco il loro carattere, so come prenderle, soprattutto mi diverto nel vedere che alcune loro caratteristiche non svaniscono, ma si consolidano di anno in anno: il senso estetico e la vanità di Mélanie, la tranquillità sorridente e lo sguardo intelligente di Amandine...E' bello vederle crescere, è bello sapere che della loro infanzia conserveranno anche qualche ricordo comune: i giochi, le passeggiate, le cene, i saluti...Loro due sono la parte più divertente di ogni gemellaggio. E mi rendo conto, a gemellaggio finito, che la maggior parte delle foto le ho scattate a loro due. Forse perchè trovo bello vedere il gemellaggio attraverso i loro occhi e i loro sorrisi.

venerdì 7 settembre 2007

Arriverà Riccardo! (se mamma e papà non cambiano il nome...)

Fra qualche mese diventerò zia (putativa) di Riccardino. Una delle mie più care amiche mi farà questo regalo, e già non vedo l'ora di "tormentarlo" con baci e coccole.
In più, Riccardo sarà probabilmente del segno dei Pesci, come la zia Malli...già si preannuncia con un carattere splendido!
Ecco come forse starà dormicchiando Riccardino adesso...
...ed una poesia per lui e per la sua bellissima mamma.
Ricky, ti aspettiamo impazienti!


Due



Quando saremo due,

saremo veglia e sonno,

affonderemo nella stessa polpa

come il dente di latte e il suo secondo,

saremo due

come sono le acque, le dolci e le salate,

come i cieli, del giorno e della notte,

due come i tempi del battito,

i colpi del respiro.



Quando saremo due,

non avremo metà

saremo un due che non si può dividere con niente.



Quando saremo due,

nessuno sarà uno,uno sarà uguale di nessuno

E l’unità consisterà nel due.



Quando saremo due,

cambierà nome pure l’universo

diventerà diverso.



[ERRI DE LUCA]