martedì 28 giugno 2011

Progressi

Mi bacia con la faccia sporca di sugo. Con irruenza. Afferrandomi le orecchie per tirarmi a se', quasi mettendosi in punta di piedi sul seggiolone. Con foga, con questa urgenza di manifestarmi il suo affetto.


Mi indica Gian, che sta entrando dalla porta. Lo guarda divertito. Poi me lo addita. Cosi', come a dire "Ehi, hai visto chi e' arrivato?" Quasi a dirmi che lui lo sa, che siamo una cosa sola.


Mi ascolta divertito mentre gli canto una canzoncina inventata. E quando smetto, la ricanta a modo suo, per farmi ricominciare.


Guarda Gian giocare a golf in giardino, e ne rifa' le mosse.


Sgrana i fagioli assieme a sua madre, e pretende che io giochi col baccello. Quando mi vede in difficolta' (che non e' che con un baccello su possano fare molti giochi!), agita il baccello che ha in mano davanti ai miei occhi, come uno spadaccino. E allora cominciamo il gioco delle spade, che lo fa ridere a crepapelle.

Cammina noncurante attorno alle nostre sedie, mentre mangiamo. E ogni tanto mi da' una sberla sul fianco, se oso togliere gli occhi da lui per 20 secondi.

Vuole le patatine che sto mangiando. Nello stesso contenitore, abbiamo messo dei cracker di riso, che gli do'. Ma non la beve. Lui vuole le patatine, come noi.


Vede la birra che suo zio sta aprendo. Allunga le mani. Suo zio gliela appoggia sulla bocca. Lui sta li'. E' uno che si accontenta di poco, in fondo.


Louis ha da poco fatto 14 mesi. E come sempre, piu' di sempre, e' uno spettacolo.
Non vedo l'ora di metterlo nella stessa stanza con Edo, a settembre, e vedere come interagiscono.

Non vedo l'ora.




giovedì 23 giugno 2011

Si, vabbe', pero'...



Leggo stamane di polemiche a non finire sul manifesto qui in altro, ideato per la campagna estiva del PD relativa alle Feste dell'Unita'. Le donne del PD si sarebbero infuriate per l'ennesimo manifesto che fa un uso strumentale dell'immagine femminile.
Ora, sono da sempre sensibile a queste tematiche. Le pari opportunita', il valore della donna e dei suoi diritti come essere umano, la dignita' da ridare all'universo femminile (e non parlo solo di corpo, ma della considerazione dei talenti delle donne in generale) sono da sempre tra le cose che piu' mi emozionano e mi stanno a cuore.
E lo dico oggi, dopo che Michelle Obama ha fatto un bellissimo discorso, forse il suo discorso piu' bello, ieri, in Sudafrica, invitando le donne a riprendersi in mano la loro vita, quale diritto di essere umano, prima che di donne.

Ma proprio per questo, la polemica su questo apparentemente infelice manifesto mi fa sorridere. Davvero? Davvero non abbiamo altro a cui pensare? Davvero questo manifesto non ci strappa un sorriso, non ci trasmette leggerezza? Siamo davvero cosi' tristi?
Ok, e' uno scivolone. Non e' di grandissimo gusto. Ma non mi scandalizza, non me la sentirei di dire che sono contro.
Proprio perche' so che i problemi delle donne sono altri, e NON PASSANO anche attraverso questi messaggi, checche' ne dicano gli altri, direi che la polemica e' da archiviare.
I manifesti spariranno. Ma io uno qui voglio tenermelo.
Per non perdere la lucidita' di dissentire.

lunedì 20 giugno 2011

Chiuso per ferie

Non che stia andando in ferie sul serio. E' che mi rendo conto che in questo periodo mi viene poco da scrivere. Nulla di particolarmente interessante, se non i miei due splendidi nipoti, e vacanze non programmate.
Solo tanto tanto lavoro, e un'estate che sembra gia' autunno qui a Londra.
Dunque, non allarmatevi, lettori cari, se non mi sentite piu' elucubrare su nulla.
Non ho perso la vena. Solo il tempo.
Credo che il mio cervello abbia bisogno di un po' di ferie, e siccome io sono un datore di lavoro come si deve, gliele concedo.
A bientot!

lunedì 6 giugno 2011

Edo-mania

A te, che sei Edolo, Edolardo, Edino, e un sacco di altri nomignoli ancora.
Che mi sei venuto a prendere all'aeroporto, e non sarei stata cosi' felice nemmeno se Brad Pitt mi avesse attesa a Linate con un mazzo di fiori.
A te che ci guardi con lo sguardo "da maschio", tanto per mettere in chiaro chi sei.

A te, che la tua mamma gia' ti fa le prediche, per raccontarsi che puo' disciplinarti, ma poi si perde nei tuoi occhi, e nella tua pelle che sa di biscotto.
A te, che non sei nato con un cuor di leone, e questo gia' lo sappiamo quando sussulti per un dosso, per uno starnuto, per la voce troppo alta del tuo papa'.
A te, che l'acqua del bagnetto e' una cosa che ti fa impazzire.
A te, che i tuoi genitori ti hanno fatto con l'orecchio "mozzo" dello zio Lele, la laringe molle, lo stacco di coscia alla Maradona...e nonostante questi loro tentativi di sabotaggio, tu gia' lo sai, quanto sei meravigliosamente bello e quanto ci fai innamorare ogni giorno.
A te, che non vorrei mai lasciarti indietro perche' gia' so che mi perdero' un altro sorriso, un chilo in piu', uno sguardo, un pianto, e la vita che scorre dentro di te.

Edo caro, vorrei trovare un mezzo per raccogliere e contenere tutto l'amore che stai creando, sprigionando, stimolando. Vorrei che te li potessi ricordare, fra 20 anni, i nostri occhi languidi, i nostri discorsi perennemente incentrati su di te, i nostri baci sulla tua pelle morbida. Lo scrivo, ripetutamente, anche noiosamente. Pensando che magari fra 20 anni ti verra' voglia di vedere cosa scriveva tua zia, quando sei nato. E gia' lo vedo il tuo sorriso, il tuo occhio vispo e compiaciuto, e quello di cui vorrei non dubitassi mai: sei stato da subito amato con la piu' totale dedizione e la piu' assoluta follia. E continueremo ad amarti cosi'. Nello spreco piu' assoluto. Senza misura, ne' contegno. Perche' non sapremmo amarti altrimenti.
Buon secondo complemese, amore grande. E' stato bello essere li' con te mentre succedeva.