lunedì 26 marzo 2007

From my Wonderland...

...many thanks to all my friends. Ho trascorso una bellissima serata. Grazie a chi ha organizzato la sorpresa, grazie a chi l'ha accolta di buon grado.




"Svegliati, Alice!" disse la sorella "Quanto hai dormito!"

"Oh! - si meraviglio` Alice, - sono di nuovo qui con te. Sai, ho fatto un sogno, un sogno strano, ma meraviglioso." E si mise a raccontare alla sorella, come meglio poteva, le avventure che aveva vissuto in sogno. Quando ebbe finito, la sorella la bacio` e le disse:"Hai proprio fatto uno strano sogno, sai! Ma ora, presto, a casa, va subito a prendere il the, e` gia` tardi." Alice si allontano` correndo verso casa, tutta immersa ancora nel suo meraviglioso sogno.
...
Sedeva cosi` la sorella di Alice, con gli occhi chiusi e le pareva di sentirsi trasportata anche lei nel Paese delle Meraviglie, mentre sapeva benissimo che, guardandosi attorno, avrebbe trovato tutto normale e noioso come prima.
...
E, alla fine, ella immagino` la sorella diventata adulta anche lei, pur conservando sempre il cuore puro e semplice della bambina d'un tempo. La vide circondata da frotte di altri bambini ansiosi di ascoltare dalla sua bocca tante belle storielle, la vide partecipe delle loro piccole pene e delle loro gioie ricordando i tempi beati della propria fanciullezza, di un'estate felice, ormai tanto lontana.

[Lewis Carroll]


giovedì 22 marzo 2007

Acqua



22 marzo, Giornata Mondiale dell'Acqua

Nel 2006, 1,3 miliardo di persone non hanno ancora un accesso all'acqua potabile sicuro.

2,5 miliardi persone non possiedono sufficienti servizi igienici.

5 milioni di persone, principalmente donne e bambini, muoiono ogni anno per malattie relative alla qualità dell'acqua.

Esiste un diritto universale e inalienabile all'Acqua per la Vita.
Rivendichiamolo.

venerdì 16 marzo 2007

To me...


Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava! :-D

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lui al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro :-)

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

[The Big Kahuna, monologo (rivisitato)]

giovedì 8 marzo 2007

A tutte le donne della mia vita...questo sì che non è retorico!

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa
meravigliosa in assoluto è una
donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno
dice: è finita. No, finita mai, per una donna.

Una donna si rialza
sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle
ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.

Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando
l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio
che a scuola.

Te,
implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo
capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai
durare.

Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con
nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.

Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che
ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti,
te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene
così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e
Pasque.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima; ed è passato tanto tempo, e ce
ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi
sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento
che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella
tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi
in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.

E quella notte che hai preso la
macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia
ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato.
Quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei
metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che
ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.

E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a
quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo
sapevi? È da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così,
scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la
tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso
modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un
fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono vedere e capire: "Attenti:
il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi
stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti.

[Jack Folla]

Donne


Ho pensato a cosa scrivere (di non retorico e di non usurato) per la Festa della Donna. Non mi viene nulla che non possa risultare demodé. Perchè in fondo si festeggia dentro, non fuori. Fuori si ricorda, si tende una mano a chi ancora non ha gli strumenti per emanciparsi da sé. Ma noi ce li abbiamo, se solo ne troviamo la voglia. Così chiedo aiuto ad un'amica, la mitica Mafalda, che in poche battute di dialogo con la storditissima Susanita (l'amica che ognuna di noi ha incontrato almeno una volta, nella vita) e col suo sguardo limpido e irriverente ci ricorda chi siamo. E dove dovremmo andare.










mercoledì 7 marzo 2007

Ispirazione


Ho scoperto che ci sono momenti di ispirazione collettiva davvero preziosi. Penso ai consigli...comunali, provinciali, non importa. Capita, nel mezzo dei 48 minuti di intervento di chicchessia, che un'idea balzana mi passi per la mente. Decido, dopo essermi resa conto che ci sono cose (non tutte, ma qualcuna di certo) ripetute per la decima volta, giusto per l'abitudine di parlarsi addosso, che è meglio ingannare l'attesa del voto producendo. Del resto, non fumo e nelle ore di consiglio non bevo caffè. Cheffare? Succede così che riempio foglietti volanti di rime, versi, poesiucole. Che spesso hanno per tema quel dato momento, quel dato argomento. Nascono così poesie sui bilanci, sulle società partecipate, su tematiche ecologiche, bioetiche e via discorrendo. E guardandomi attorno, mi rendo conto che parecchi colleghi consiglieri fanno lo stesso. Una produzione infinita di riflessioni in metriche varie.
Infilo la mia poesiastra nella tasca del collega di fianco, certa che la apprezzerà, e cònstato (o constàto), non senza l'ironico ottimismo che una tale constatazione suscita in me, che non siamo un popoli di politici, ma di poeti sì, da sempre.

lunedì 5 marzo 2007

Orgoglio e ricordo

Un dolce ricordo per uno zio che ho conosciuto per poco tempo, ma che è sempre stato vivo nei racconti di famiglia e negli irrinunciabili valori che ha saputo tramandarci, e che fanno di ognuno di noi, a modo nostro, la famiglia che siamo.




venerdì 2 marzo 2007

Marzo


Marzo è un mese che mi piace. Ha quel misto di fine inverno, non ancora compiuta primavera che è una porta verso il meglio, verso la fine, verso un altro inizio. Marzo è rosa, ed è donna, a dispetto della vocale con cui termina. E' una donna a tratti capricciosa, a tratti dolce e dedicata. Essenziale come il freddo che ancora permane, barocca come il caldo che ci chiama ad uscire all'aperto.
Marzo è il vento che un po' irrita e un po' libera. Dalle nuvole, dai pensieri, dagli orpelli di un inverno che anche quando non c'è, come quest'anno, si sente lo stesso nell'anima.
Marzo è una bimba con l'impermeabile per la pioggia giallo acceso e gli stivali di gomma rossi.
Marzo è la mai realmente, opportunamente partecipata Festa della Donna e anche il mio compleanno. Il mese della nascita, per me. E della rinascita, un po' per tutti...