mercoledì 7 marzo 2007

Ispirazione


Ho scoperto che ci sono momenti di ispirazione collettiva davvero preziosi. Penso ai consigli...comunali, provinciali, non importa. Capita, nel mezzo dei 48 minuti di intervento di chicchessia, che un'idea balzana mi passi per la mente. Decido, dopo essermi resa conto che ci sono cose (non tutte, ma qualcuna di certo) ripetute per la decima volta, giusto per l'abitudine di parlarsi addosso, che è meglio ingannare l'attesa del voto producendo. Del resto, non fumo e nelle ore di consiglio non bevo caffè. Cheffare? Succede così che riempio foglietti volanti di rime, versi, poesiucole. Che spesso hanno per tema quel dato momento, quel dato argomento. Nascono così poesie sui bilanci, sulle società partecipate, su tematiche ecologiche, bioetiche e via discorrendo. E guardandomi attorno, mi rendo conto che parecchi colleghi consiglieri fanno lo stesso. Una produzione infinita di riflessioni in metriche varie.
Infilo la mia poesiastra nella tasca del collega di fianco, certa che la apprezzerà, e cònstato (o constàto), non senza l'ironico ottimismo che una tale constatazione suscita in me, che non siamo un popoli di politici, ma di poeti sì, da sempre.

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