martedì 24 febbraio 2009

Marinela...

Avevo 15 anni circa, ero in gita con la scuola in Provenza, ed in un posto medievaleggiante mi feci incidere il nome su un braccialetto di cuoio.
"M-A-R-I-L-E-N-A", dissi all'incisore, scandendo e rallentando il nome.

Lui prese il pezzo di cuoio scelto, ci lavoro' un po' e quando me lo riconsegno', un scambio consonantico aveva avuto atto: "MARINELA". Chiaramente lo feci rifare.

Nel mio attuale lavoro in quel di Londra sono abituata, ci mancherebbe altro, a storpiature del nome. Orali, ma anche scritte. I Marlina, Mari-Elena, Marleni, Marlena si sprecano. E non e' un problema. Forse per ovviare all'inconveniente, gli amici qui residenti mi presentano a gente nuova come MALLI, e stiamo tutti piu' tranquilli.

Poi c'e' il rapporto con i colleghi e i candidati francesi. Piu' affini per lingua e cultura, non diversificano errori di scrittura riguardo al mio nome. L'errore e' sempre quello: MARINELA.

Tutti, dai colleghi ai candidati, commettono questo errore non una, ma infinite volte. E non importa se alla fine di ogni mail mi firmo MARILENA a caratteri cubitali. Come niente fosse. La volta dopo torno ad essere Marinela.

Ora, mi chiedo e chiedo agli amici francesi che so leggere questo blog: ma c'e' una ragione culturale a questa persecuzione perpetrata da chiunque abbia nazionalita' francese, oppure io non lo sapevo ma Marinela e' il nome francese piu' diffuso???

sabato 21 febbraio 2009

Se lo dite voi...

...parlo, in questo pomeriggio un po' depresso, con alcuni amici in Italia. Con gli amici che con me, come me, hanno attraversato con fatica, entusiasmo, anche dissenso le ultime stagioni della politica italiana e di questo nostro travagliatissimo partito.
Mi dicono che stare lontana da casa mi fa perdere sensibilita' sul fatto che in Italia la cosa migliore e' il meno peggio. Che le alternative che io vedo non sono praticabili. E non sto parlando con gente allineata, intrisa di disciplina di partito. Sto parlando via Skype, via Facebook, con amici che hanno a volte fatto scelte non popolari, hanno espresso le loro idee senza remore, hanno forse accompagnato la nascita del PD con piu' cinismo e meno ingenuo entusiasmo di me.

Voglio credere loro. Non sono d'accordo, ma voglio credere che la mia visione sia offuscata da qualche mese di vita all'estero, dal mio essere ormai intrisa di una cultura profondamente diversa da quella italiana, di non avere piu il polso della situazione. Sara'. Vorrei che fra qualche mese veniste, cari amici, a dirmi "Te l'avevamo detto, noi!"
Sarebbe la prima volta in cui me ne starei zitta con piacere!

Assemblea De-Costituente

Non sono d'accordo. Si va al voto per il segretario tra Franceschini e Parisi. Dove sta la scelta? Dove la discontinuita'? Dove il colpo di reni per uscire dal fango in cui annaspiamo da troppo tempo?
Ero per le primarie. Non per un plebiscitarismo generico e demagogico.
Semplicemente perche' siamo un partito con tanti bei pensieri dentro, ma che a poco valgono se non si governa, se non si vince. E per vincere, bisogna prendere voti. E per prendere voti, bisogna diventare come la gente che ti ha sostenuto ti vuole. Non come la dirigenza pensa al PD. Come la gente del PD pensa al PD.
La dirigenza pensa alla Torre d'Avorio. La gente pensa alla casa comune. Se la dirigenza sceglie sostanzialmente di non scegliere, di non cambiare, con ampia maggioranza dell'assemblea, lo riconosco, la gente decide di non andare a votare. As simple as that. E tu perdi. Come sempre. E non governi. E l'unico risultato e' che la Torre d'Avorio non si sposta di un cm. Che e' poi quello che chi ci sta dentro vuole.
Ecco, credo che ne' Franceschini ne' Parisi ci appassionano.
Onestamente, tornero' a giugno perche' ho un matrimonio cui non voglio mancare. E andro' a votare per rispetto dell'istituto democratico del voto.
Ma senza passione, senza crederci, senza nemmeno essere interessata al risultato.


Volevamo ritrovarci, questa mattina. Ritrovare l'antica passione che in giorni lontani ci ha acceso.
Ci siamo invece de-costituiti.
E adesso da YouDem in sottofondo e' un eterno blablabla...

mercoledì 18 febbraio 2009

The night brings advice...

...che e' piu' o meno "La notte porta consiglio"...e quello che mi viene da dire e':MA DOPO UNA LUNGA CORSA, QUANDO SEI TUTTO SUDATO, CHE SENSO HA CAMBIARSI IL CAPPELLO O LA T-SHIRT e LASCIARE SUDATE CALZE E MUTANDE???

Il senso e': ora che Walter si e' fatto da parte, mi aspetto meno clamorosi ma dovuti e conseguenti arretramenti. Li pretendo!

martedì 17 febbraio 2009

Piove...

...sul bagnato da tempo, peraltro.
E la cosa che piu' mi rattrista, pur con tutta la forza con cui ho creduto in questo progetto e in questo uomo, e' che dentro di me so che va bene cosi'.
Che le sue dimissioni sono l'unica mossa che puo' aiutarci a ricominciare di nuovo, da capo.
Fatico ad accettare questo pensiero, mi infastidisce che venga proprio da me, ma non posso ignorare questo sentimento.
Mi tengo i miei bei ricordi, un'idealita' che non avevo conosciuto in altre stagioni della mia vita, la stima per un politico che resta comunque parte rilevante di un grande cammino collettivo.
E un grazie, Walter, per il coraggio di oggi, e per i sogni di ieri.




"Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni, vivete la vita che avete sempre immaginato."
[Henry David Thoreau]


E' che siamo a corto di immaginazione, se Franceschini e' l'unica risposta che ci viene in mente...

sabato 14 febbraio 2009

Gian's birthday


Per i freschissimi, oserei dire adolescenziali, 35 anni di Gian, suo fratello Tito e la sua ragazza, Helen, rispettivamente cuoco e sommelier in due posti rinomatissimi di Londra, gli (ci) hanno regalato una cena spettacolare. Tutto quello che Gian ama di piu' al mondo (pesce, pesce, pesce) abbinato a vini meravigliosi. L'ambiente, l'atmosfera, la simpatia e l'affetto di persone care hanno reso la serata meravigliosa. Grazie Tito and Ellie, auguri Gian!!!




mercoledì 11 febbraio 2009

VORONeries...:)

Le mie bimbe francesi, Amandine e Melanie, con l’aiuto dell’ingegnosissima mamma Mimi, hanno deciso che faranno un giornalino mensile sulle cose che accadono.
E non potendo loro costruire un blog, la zia Malli le ospita volentieri nel suo!

Non completamente, che dovrei tradurre dal francese, ma qualche frase di facile comprensione e qualche immagine si', con immenso piacere!





Lugeons pour les Voron
C’est très très bon surtout quand c’est très très long !!! [Melanie]







Papa, caramel, Mélanie et moi
Quand on va Dans le bois de papa
Moi j’adore ça
[Amandine]

(Caramel = chienne de chasse)


martedì 10 febbraio 2009

Un padre

D'accordo con Ezio Mauro (clicca), su Repubblica, che spiega come anche chi non ha saputo condividere non abbia il diritto di giudicare.

lunedì 9 febbraio 2009

Ciao Eluana

"Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la Vita risponde."
[A. Baricco]

Perche' la morte fa parte della vita, come dicevi tu.
In tempo, per riaffermarlo con forza.
Ciao Eluana.

giovedì 5 febbraio 2009

Piove, Gian ladro!


Mi sono all’improvviso, proprio stamane che piovevano gatti e cani, come dicono gli inglesi (a catinelle, per noi), trovata priva di qualsiasi copertura nel tempo uggioso di Londra.
Di tre ombrelli formato tascabile (perche’ qui a Londra appena giri l’angolo cambia il tempo e l’ombrello te lo cacci in borsa!), due sono in ufficio da Gian, e la’ resteranno fino al nostro prossimo trasloco in quel di Shangai (sto scherzando, mamma!:-) e il terzo, il mio splendido ombrello scozzese di un tartan che faceva pendant con la sciarpa, e’ stato perso nella tragica, innevata giornata di lunedi dallo Smemorato di Olmo, sempre Gian.
Ora, per rifarmi di fronte a cotanto dolore, e pure per coprirmi la crapina, ho detto che il mio prossimo ombrello sarebbe stato trasparente. Come quello dei bimbi. Che gia’ piove, se poi devi anche farti ombra con tele nere o blu, e’ la disperazione. Il sole bisogna anche un po’ saperselo trovare, nella vita.
Beh, detto-fatto: da oggi all’una ho un meraviglioso ombrellino tascabile trasparente. Sara’ una primavera piovosa, lo so, ma tanto illuminata!


Che vergogna...

Negli Usa Obama ha firmato la legge “State Children Health's Insurance Program”: in pratica aumenteranno i fondi federali per la copertura sanitaria di oltre 4 milioni di bambini non assicurati. Per la prima volta saranno coperte anche le donne immigrate e i loro bambini. (Ricordo che il presidente Bush aveva posto il veto nella scorsa amministrazione e negato così l'assicurazione sanitaria ai bambini non coperti privatamente. )

In Italia il Senato ha appena approvato a maggioranza un emendamento della Lega che cancella la norma per cui il medico non deve denunciare lo straniero clandestino che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche. Cancellando cosi’ il codice deontologico dei medici e togliendo loro il non dovere alla denuncia, perche’ mossi da un principio superiore, che e’ quello della salute sopra ogni cosa, appunto.

Gli scenari ipotizzabili sono raccapriccianti: molti stranieri non si faranno piu’ curare ne’ potranno far curare i loro bambini, incentivando in questo modo una medicina parallela e senza controllo, pericolosa e con conseguenze che ci riportano indietro di piu’ di 50 anni (pensiamo solo alla piaga degli aborti clandestini…)

Da una parte dell’Oceano uno Stato che accoglie e tutela gli essere umani, a partire dalla loro fase di vita piu’ bisognosa. Dall’altra parte uno Stato che punisce e chiude gli occhi di fronte alle possibili conseguenze e al bisogno dei piu’ deboli.

Che vergogna, che tristezza…

lunedì 2 febbraio 2009

Snowiiing!

Londra bloccata da una nevicata incessante sin da ieri sera...bus sospesi, metro pure (7 linee su 11), strade impraticabili (il sale, questo sconosciuto). Gian sta tornando a casa dopo un'ora e mezza di tentativi di raggiungere l'ufficio (sistematicamente andati a vuoto), mentre io sto cercando di lavorare in un ufficio di 60 persone con solo 4 presenze...

Stalattiti che pendono dai semafori, pezzi enormi di neve che si staccano dai tetti, strade praticamente deserte...sembra l'Apocalisse, si tratta solo di 12 ore di neve a Londra centro...

E queste sono foto di primissima mattina dalla mia cucina: