martedì 23 dicembre 2008

They won't stop me!

La nebbia, il freddo, la probabile neve e ora anche il terremoto non mi fermeranno! Io voglio tornare a casa e ce la mettero' tutta!

Auguri. Per un Natale di pace e gioia per tutti. Siate allegri. Anche se non ce n'e' motivo. Almeno a Natale, gioite.

Ed io, come un'esule, me ne torno dove alla fine posso essere di nuovo la serena, spensierata, allegra bimba Malli...


"Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini,come l’istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata.Se le sarebbe portate dietro per sempre.Perché è così che ti frega, la vita.Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentatae ti semina dentro un’immagine, o un odore,o un suono che poi non te lo togli più.E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand’è troppo tardi.E già sei, per sempre, un esule:a migliaia di chilometri da quell’immagine,da quel suono, da quell’odore. Alla deriva."
[Alessandro Baricco]

Bastano dieci minuti al telefono...

...coi miei ex-colleghi-amici, per ritrovare la solita sintonia. E far si' che Natale sia un po' piu' Natale.
Grazie ragazzine/i/ E' sempre bello sentirvi.

Evoluzioni


domenica 21 dicembre 2008

Domenica di relax pre-natalizio

Sveglia presto, lavastoviglie gia' in azione (finalmente acquistati bicchieri da vino, si sa mai che capiti di festeggiare l'ultimo dell'anno qui), lavatrice in partenza, a minuti mi rechero', credo, in palestra. Prevedo poi un pranzo cinese (con Rossella-quella-di-Londra-che-quella-di-Brembio-ora-sta-ad-Ossago-e-sarebbe-difficile-vedersi-qui-anche-se-bello-ti-aspetto-Ross-con-Roby&Ricky-al-seguito!) e un giro a Westfield, immenso centro commerciale (il piu' grande d'Europa in una citta') che spero non sia pieno, visto che qualche milione di londinesi (siamo tutti immigrati) se ne e' gia' tornato a casa.


Qualche regalo l'ho cacciato in valigia a Gian, qualche altro dovro' vedere di farlo stare nella mia...non facile ma ci provo! Ho voglia di tornare a casa, di rilassarmi, di sedermi a tavola e mangiare cose tradizionali, di aprire ma soprattutto di far aprire regali! Il Natale ti riconcilia col senso vero della vita e degli affetti, qualsiasi cosa ognuno di noi sia portato a credere e qualsiasi tipo di religiosita' ognuno di noi esprima. Vivere lontano da' a questo Natale un sapore in piu'. E' il sapore del ritorno, degli abbracci alla mia famiglia e ai miei amici, del godersi quello che, vissuto tutti i giorni, probabilmente diamo per scontato. Poi lo so che cercheremo di dissimulare questo significato, che "la manderemo in vacca" come sempre. Che ci prenderemo in giro, non penseremo al fatto che di li a poco dovro' ripartire, ci comporteremo con le dinamiche di sempre. Perche' l'ironia e' l'unica arma che abbiamo per difenderci dalle cose che un po' ci mettono in difficolta'. Come fa Mafalda (e non per niente era uno dei miei soprannomi, da bimba/ragazzina), che cela, dietro la sua solita ironia, qualche grande verita'...


mercoledì 17 dicembre 2008

Headache

Ininterrotto mal di testa da ieri sera, e saltuario da tre giorni. Sto impazzendo. Ormai guardo in faccia le persone e le visualizzo cosi'...


martedì 16 dicembre 2008

Hope


"Devi sapere cosa vuoi, altrimenti devi prendere cosa viene."
[La Jolanda Furiosa, Luciana Littizzetto]
Illuminante. Il mio augurio per l'incombente 2009.

lunedì 15 dicembre 2008

In photo...veritas!

...siccome Gian qualche volta mi fa notare che per "ornare" i miei pensieri sul blog metto foto in cui lui appare il fratello gemello di Frankestein, ho cercato fra le foto di sabato sera una in cui lo scatto rendesse ragione di come e' veramente. Cioe' bello e affascinante (I'm not joking, honey!)
Beh, cerca che ti ricerca, Gian compare solo in altre due foto, oltre a quella del post precedente. Una ve la risparmio (episodio di cannibalismo nei miei confronti...Gian the Cannibal), l'altra...e' qui sotto. Con bicchiere di vino che copre parte del volto. Insomma, Gian, non ti si smentisce mai!

Rossa di sera (ma anche di giorno)

Non chiedetemi perche'. Avevo voglia di cambiare un'altra cosa entro la fine dell'anno. Volevo finire quest'anno cosi' intenso con l'ultimo (ennesimo) colpo di testa. Letteralmente, stavolta. E siccome di tagliare i miei capelli non avevo voglia (chi mi conosce bene sa quanto possa cambiare idea da un giorno all'altro, ma forse crescendo sono diventata piu' stabile...!?!), mi restava il colore. Mi sono fissata col rosso. Io che sono sempre stata bionda dentro. Ho cominciato a guardarmi attorno e a notare che ultimamente di rosse ce ne sono poche. Anche qui a Londra. E siccome e' tipico mio, scegliere un nome perche' non ce l'ha nessuno (poveri i miei figli, lo so!), ho scelto con lo stesso criterio anche il colore dei capelli.
Che tipo di rosso? Un po' meno, ma solo leggermente, di rosso-Miranda-di-Sex-and-the-City.
Gian ha detto, nello stesso istante in cui mi ha vista: "Bello...ma impegnativo..."
Dopo 3 minuti ha rialzato gli occhi: "Ti ci vorra' tutta la tua personalita' da fuori di testa per portare questo colore..."
Dopo 3 ore: "Sembra che hai 10 anni in meno..."
Dopo 6 ore: "Stasera mi sembra di uscire con una ragazza nuova, coi tuoi nuovi capelli..."
Di questo passo, domani saro' piu' "icona" di Julia Roberts!!!
Qualche fotina dal compleanno di Rox sabato sera...enjoy!














giovedì 11 dicembre 2008

Amenita' (e anche no)

Notizie in ordine sparso, giusto perche' a me la privacy nella vita mi fa un baffo!

1) La Malli stanotte ha dormito da sola. E in quel di Londra era la prima volta (anche a casa non e' che mi succedesse spesso). E avendo dormito per anni in una famiglia di 6 persone, dio solo sa quanto ami dormire nei possti affollati, e quanto mi spaventi essere sola. Ma mi sono preparata adeguatamente (Gian mi aveva preallertato mesi fa, conoscendomi!) Dopo telefonata rassicurante di Lucy prima, e di Gian da Zurigo poi, la Malli si e' fatta coraggio. Ha barricato porte e finestre. Davanti alla porta della camera ha posto, nell'ordine, specchiera di legno massiccio, valigia di Malli, valigia di Gian, trolley di Gian, e appendiabiti che se cade fa casino. Le finestre sono barricate di default. Un po' di valeriana di supporto. E Sex and the City mandato in onda 24h su 24 su un canale inglese. Mi sono fatta un sonno lungo lungo. Si cresce sempre un po', anche a Londra. Anche a 33 anni suonati.

2) Stasera Christmas Party aziendale. Drinks e cibarie in ufficio, e poi tutti quanti in un locale in centro. Con open bar, cosi' vedro' come si conciano qui per le feste. Letteralmente.
Piccolo infortunio, stamane. Fino alle 8.10 ero convinta di uscire in un modo. Avevo indossato un abito molto casual, in lanetta. Grigio. Nulla di iperelegante, soprattutto se messo con stivali e un maglioncino sopra. Poi pero' mi sono ricordata della raccomandazione di ieri: it's a dress down day. Che significa che non si viene eleganti. Ora, non e' che l'eleganza sfavilli, nei corridoi della mia azienda. I miei tailleur sono fin sprecati. Pero' l'abitino era forse troppo. Anche Gian, al telefono, ha bocciato l'idea. E cosi', di fretta e furia, mi sono infilata jeans, maglietta nera e maglioncino. Mi sento comunque elegante. Ma quella e' una tara innata...;-p

3) Attenzione attenzione: prenotato parrucchiere. Come? Semplice: apposita ricerca via Internet. Siccome ho i capelli piu' lunghi di Romina Power ai tempi d'oro, necessito di regolata. Se torno a casa cosi', Lucy mi fa le menate e dice che sembro Maria Stuarda! Dunque, dopo aver visitato vari siti, ho trovato questo posto, Cool Cuts. Gia' il nome mi intrigava. Non e' una catena, ma hanno 3 negozi a Londra, di cui uno vicino alla mia palestra. La filosofia e' "capelli di qualita' senza spendere lo sproposito che di solito spendi a Londra". Sono andata ieri sera a prenotare per sabato. Professionalissimi. Innanzitutto mi hanno fatto una mini-interrogazione. Cosa volevo, come lo volevo ecc. Mi hanno chiesto la nazionalita', cosi' mi affideranno a un tizio specializzato in tagli italiani (ah beh, perche' io certe teste che vedo qui nemmeno me le voglio immaginare su di me!) E poi mi hanno fatto un test per l'allergia alla tinta dietro l'orecchio. Per vedere se fa reazione o no. Non lo sanno mica che io in testa, da 20 anni a questa parte, mi metto le peggio cose e i miei capelli resistono resistono resistono.


4) Infine, meno amenita' e piu' serieta'. Leggevo stamane su Metro (solita free press che c'e' anche in Italia) un articolo preoccupatissimo sui soldi e i servizi erogati dal governo inglese per i bambini. Per gli asili, la loro cura, la loro istruzione, il tempo libero, lo stimolo, le opportunita' ecc...Beh, c'era un mea culpa pazzesco perche', di 13 Paesi citati, i primi erano Finlandia e Islanda. Seguivano una serie di Paesi Nordici, con parecchi ex-aequo. E la Gran Bretagna, ex-aequo con qualche altro Paese, era al 5 posto. L'Italia? Nemmeno citata. Non so se perche' non considerata Paese Civilizzato o perche' effettivamente il posto nella classifica avrebbe superato i limiti fisici del foglio di giornale. Che tristezza.


mercoledì 10 dicembre 2008

In house

Nel senso che sto scrivendo da casa. Gian e' partito all'alba (mooolto alba) per Zurigo ed io devo aspettare gli ometti che vengono a capire perche' il telecomando della nostra tele supertecnologica non funziona. Immagino sia il campo magnetico che si e' creato in quella zona, tra lampade varie, sistema home theatre con altoparlanti sparsi e una tele che da sola mi arreda meta' sala. Nulla di preoccupante, eh, se non fosse che ogni qualvolta passo da quelle parti, i capelli mi si arricciano. E chi mi conosce sa quanto questo sia pressoche' impossibile.

Beh, quindi partito Gian mi sono rimessa a letto, ho guardato le news delle 5.30 del mattino, e mi sono riaddormentata fino alle otto. Doccia con calma (con tanto di maschera all'argilla e coccole con creme profumate...si vede che quando ho tempo non sono approssimativa come di solito, e la mia amica Elena Torresani apprezzerebbe cotanta femminilita'...), caffe' davanti al pc, telefonatina per sapere se Gian e' atterrato, e ora vado, post blog, ad asciugarmi i capelli e vestirmi.
La piu' bella notizia della mattina e' che Sophie, la ragazza che sostituisco, ha avuto ieri un bimbo. Oliver. 3 kg e mezzo. E sono contenta. Perche' Sophie mi sta simpatica. Perche' ha mollato anche lei tutto, in Francia, per raggiungere quello che poi e' diventato suo marito, neozelandese conosciuto durante una vacanza studio a Singapore. Insomma, anche lei una pendolare dell'amore con complicazioni maggiori delle mie. Mi sa che faccio un gruppo su Facebook. Pendolari dell'amore e dintorni. Prime aderenti, Sophie ed io. Come ex pendolari, ok. Ma con tutta l'esperienza che ci siamo fatte, ci giochiamo la carica di Presidenti (e se c'e' da candidarsi, si sa, che io non mi tiro indietro!:)

martedì 9 dicembre 2008

Sara' un anno davvero nuovo...

"Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro."
[G. Ungaretti]


A una delle mie vere-amiche-di-sempre, che ieri sera mi ha dato una meravigliosa notizia e qualche preoccupazione. Tengo le dita incrociate e sono con te, anche da lontano.
Non vedo l'ora di abbracciarvi.

lunedì 8 dicembre 2008

Notting Hill last Saturday...










Interno giorno







*****Stars*****


Week-end essenzialmente di riposo (solita doppietta di party privati sabato sera) e di ritmi finalmente blandi.
Sabato a Notting Hill, con la nuova macchina fotografica professionale di Gian (spero di riuscire a postare qualche foto, presto) e pranzo alle 4 in un Cafe' francese. Cena saltata, ovviamente, e piadina, stavolta si', alle 3 di notte, per di piu' stesa a letto e mezza addormentata. Lo so, lo so, accidenti a Simao, che il tutto mi si sara' depositato sui fianchi nel tempo di uno "Gnam!", ma non e' che posso essere in guerra sempre! E in piu' stasera mi tocca un'altra sessione di training. Ho gia' il mal di pancia! Lo so che Simao avvistera' la piadina proprio tra l'alto gluteo e il giro-vita...



Ieri un Gian incredibilmente cooperante e collaborativo ha pulito casa con me, e una Malli altrettanto collaborativa lo ha aiutato a fissare nel perimetro interno della cucina-veranda un tubo di lucine bianche. Natalizie, e' vero, ma che noi terremo anche dopo.

Perche' fanno un'illuminazione magnifica.

Perche' gia' mi immagino le cene estive a finestroni aperti e luci soffuse.

E perche' trovo cosi' romantico, avere un incredibile, privatissimo cielo stellato sopra i miei fornelli!

venerdì 5 dicembre 2008

Divagazioni

Venerdi. Con mal di testa, metro affollata, casa da riordinare che e' un macello, ma e' pur sempre venerdi (e come la mia amica Laura Bernardelli detta Lora oppure Spicce era solita dire, oggi possono pure sputarmi in un occhio!)
Fra 20 minuti ennesimo incontro con una consulente di una societa' di selezione. Non essendo un periodo carichissimo di lavoro (credit crunch e affini), ne approfitto per incontrare qualcuno delle agenzie esterne...un po' per "marketing" e rapporti di buon vicinato, un po' perche' io stessa vengo dalla consulenza, e non posso che guardare con simpatia questi miei "cugini".
La cosa meravigliosa e' che, essendo ora passata dall'altra parte della barricata, le agenzie ti viziano.
E cosi' ti portano gadget a non finire, e l'altro giorno pure una scatola di cioccolatini!
Stamane Rebecca arrivera' alle 10 e mi portera' un caffe dallo Starbucks qui sotto. Mi ha gia' chiesto come lo voglio. "Single espresso macchiato". Thanks.
Si dice cosi'. Macchiato anche in inglese.


Ok, non divago sulle parole, che dal post precedente si capisce che sono il mio pallino...ora poi, con tre lingue da utilizzare quotidianamente (inglese 50%, francese 30%, italiano solo 20%, la sera e con Lucy su Skype), gli incontri-scontri-etimoligie-scoperte-contaminazioni si moltiplicano a non finire. E spesso la parola che mi manca e' quella italiana...cosi' me ne sto li, la sera, su Skype, cercando di spiegare a Lucy qualcosa di basilare, elementare...ma gli "mmm...aaahhh...bbbbbbbboh..." si sprecano, mentre cerco disperatamente di rendere il concetto con quella parola che proprio non mi viene in italiano (e magari in inglese, proprio in quel momento, si').
E cosi', dopo mille farfugliamenti e balbettii, la tensione viene stemperata in genere da mio fratello. Lui, proprio lui, che con la lingua italiana non ha mai avuto un rapporto semplice (per dire, capovolgeva le sillabe, poto al posto di topo, vene al posto di neve, SOLO per anni al posto di "l'osso"...ogni volta che c'era il pollo a cena, per indicare che voleva la coscia, diceva "A me il solo"), interviene in sottofondo e urla "COMPRA UNA VOCALEEE!"


Ma e' venerdi anche relativamente a questo. Quindi, cari miei, un po' chissenefrega, e un po'...bbbhh...mmmm... aahhhh!

giovedì 4 dicembre 2008

NaziTrainer

Lo prometto, e' l'ultimo post che scrivo sulle mie traversie ginniche, ma davvero mi si sta aprendo un mondo e non posso trattenermi dal raccontarlo.
Anzitutto, non lasciatevi ingannare dal titolo: il mio trainer e' nazi nella sostanza, non nella forma. Simao e' portoghese, e come tale parla tutto in "ao", "iouao" e "jenjanjao". Come succede a me, quando la sera e' stanco non gli vengono le parole in inglese. Parole che usa tutto il giorno tutti i giorni. Quindi le nostre lezioni sono piu' che altro gestuali. "This exercise is for ...mmm..." che sta per "Questo esercizio serve per...mmm(gesto dell'indicare la coscia)..."
Al mio "Ok, let's do it!", Simao mi chiede come si dice in italiano. "Coscia". Al che io gli chiedo come si dice in portoghese "Perna". Al che gli racconto (e badate che cado in questo tranello ogni sacrosanta volta, imparassi a starmene zitta quando qsa mi colpisce!) che in italiano esiste una parola simile, "pernacchia", che pero' significa altro. Mi chiede di tradurla in inglese. Non so come si dica pernacchia in inglese. Quindi gliela mimo. (Questo episodio mi fa venire in mente quella volta che cercai di spiegare, Dio solo sa perche', a Meaghan, un'amica di NY, che la parole "cimice" in italiano significava animaletto puzzolente ma anche piccolo microfono-spia...credo che Gian stia ancora ridendo per come non riuscissi a venirne fuori!)


Senza divagare oltre, questo e' il tenore delle conversazioni fra Simao e me. Poco nazi, no?
Il problema e' altro. E' che sorridendo mi sottopone ad una serie di prove terrificanti. Le fatiche erculee, a confronto, erano una barzelletta.

Mi mette sul tapis roulant, ed io mi sento molto confident. E' il mio regno, non puo' spezzarmi. Comincia con un bel 11 km all'ora. Un po' troppo veloce. Poi, dopo un minuto, mi fa fare uno scatto di 40 secondi a 16 km. Boccheggio. 40 secondi per riprendermi, sempre a 11, e poi di nuovo su, a 16. Per 4 volte. In pochissimi minuti. Mi vede in difficolta', mi dice "Ok, cambiamo, non piu' facile, ma diverso..." Che vorra' dire? Inclina il tappeto al gradiente massimo, e mi fa camminare cosi' per 5 minuti a 7 km all'ora, 7.5, 8. Poi abbassa, e di nuovo scatti per 2 volte. Poi smette perche' davvero io credo che o vomito o svengo.

Sezione pesi: comincia sbattendomi in mano un bilancere da 15 kg, a me che fatico a sollevarne due, e comincia a farmi fare una serie di rotazioni degne di un samurai. A volte mi deve aiutare lui, senno' mi tiro i pesi addosso. A volte mi dice di stare ferma coi muscoli tesi in posizioni allucinanti. Mi spinge, sempre col sorriso, che Simao e' un gentiluomo, ad andare oltre i miei limiti. E mentre mi guardo, in pantajazz e maglietta, nello specchio, mi dico che cavolo mi e' venuto in mente di andare in palestra, che nella mia vita saro' stata in forma come ora solo per 3 mesi, ed e' un momento d'oro e sto pretendendo troppo da me.

Infine, mi chiede se l'indomani lavoro. Certo che si', ragazzetto. Te l'ho gia' detto che non vivo di rendita. Allora mi porta nella zona "corpo libero" e comincia ad aiutarmi a fare stretching, "senno' domattina non riesci nemmeno ad alzarti".

Per congedarsi, mi impone di non mangiare ASSOLUTAMENTE carboidrati, la sera stessa: carne e verdura in quantita', ma guai a me se solo ammicco ai cracker, alla pastina (alla mia umile, adorata pastina!), al riso.
Eseguo. Salvo svegliarmi stanotte coi crampi da fame, e metterci tutta la volonta' degli ultimi 10 anni per non assaggiare nessuna delle 3 piadine che Gian, alle 4, di ritorno da un Christmas Party aziendale, si e' mangiato.
Fossi matta: poi naziSimao mi viene in sogno e mi costringe a fare esercizi pure li'!


mercoledì 3 dicembre 2008

Nazi-Gym

Nella mia prima visita alla palestra, il mio personal trainer portoghese mi ha sottoposto a una seduta psicanalitica (ma non si andava in palestra per fare movimento???), con domande, interrogazioni, richiesta di specificare alcune frasi e alcune espressioni facciali (accidenti a me e alla faccia trasparente...come la chiama Gian), e dopo l'umiliante trafila di pesata/misura altezza, grassometro e pinzometro, ha decretato che:

1) Non sono poi cosi' pesante! Dice che sono assolutamente normopeso. Non si tratta di dimagrire, solo di rimetere a posto certe dimensioni. Di spostare da qui e mettere la'...insomma, avete capito!

2) Non sono poi cosi' grassa. Il "fat-tometro" dice che rispetto a un valore ideale medio di grasso, sono 4 punti percentuali sopra. Considerando che non corro da agosto, e che il mio corpo converte i pochi muscoli che sviluppo di nuovo in grasso alla velocita' in cui io mangio un cioccolatino, e' andata di lusso.

3) Sono gobba. Lo sapevo, sia chiaro. Conseguenza di un'adolescenza florida con tanto seno. Curvavo le spalle per nasconderlo. Poi hanno inventato i push-up, e ho capito che forse era qsa da mostrare. Ma intanto la schiena, causa anche i tanti anni trascorsi "alla Leopardi", ha una forma arcuata. Posso correggerla, dice il trainer, con la volonta' (ma mica posso costantemente pensare che devo stare dritta, se non mi viene!) e rafforzando determinate fasce muscolari.

4) L'unico corso che volevo seguire (Pilates) mi servirebbe a ben poco. Meglio spinning, aquapump o cose simili. Ma Madonna mica restava magra col Pilates??? Falsa!

E infine, la verita' che so da me senza che un personal trainer portoghese venga a dirmelo con tanto di faccia incarognita (oooh, guarda che c'ho gia' Gian, a casa, a farmi le menate!!!):

5) Il gelato alle 11 di sera, ogni sacrosanta sera, e' un attentato non solo alla linea ma anche alla composizione del mio corpo. E alla qualita' del mio riposo.
Ora, passi per quei chiletti in piu' sui fianchi (ma mi sono ben guardata dal dirlo al trainer), ma sul riposo, IO NON SCHERZO!

La seduta e' terminata con il trainer che diceva "Quante volte puoi venire a settimana? Cinque?"
Ho strabuzzato gli occhi. Ragazzetto, io di lavoro faccio altro! Questo e' TEMPO LIBERO. Va la', scrivi 4, e se vengo 3 sapro' addurre delle buone scuse, perdindirindina!
Va da se' che ho perso gia' un chilo ad affrontare tutto questo! Forse funziona!

lunedì 1 dicembre 2008

Gym

Iscritta sabato in palestra. Stasera ho il primo assessment con l'istruttore, per farmi fare la scheda e capire come funzionano le varie macchine.
La palestra e' fighissima. Ha piscina, sauna, massaggi e trattamenti. Corsi di tutti i tipi e per tutte le ore. Dalla box al pilates, passando per tutti i tipi di esperienza/predisposizione (dai beginners agli experienced, per intenderci). Tanto spazio, atmosfera rilassante, organizzazione perfetta. Insomma, viene voglia di andarci, anche solo per prendersi un caffe' al bar (ma non e' il mio obiettivo, sia chiaro!)

Si dice che in questa palestra siano passate piu' volte Madonna e Claudia Schiffer. Piu' tutti i Take That, ma non e' che spicchino per fisico, a dirla tutta (quindi tralasciabili).

Avere un posto dove andare nel tempo libero, e un impegno per un paio di sere a settimana mi fa sentire piu' stabile, piu' londinese. Mi da' ritualita', e ne guadagno pure in salute.


Ok, magari Gian dovra' arrangiarsi con la cena, per quel paio di sere a settimana, ma vuoi mettere avere una collega della Schiffer come fidanzata??? ;-)