sabato 18 dicembre 2010

La prima neve della vita



Stamane grande nevicata su Londra, e prima volta che Louis vede la neve nei suoi nemmeno 8 mesi di vita. Ora, se Louis e' giustificato nel suo entusiasmo, il papa' di Louis lo e' un po' meno...





Ragiunatt, come suo zio!

Spaparanzato su suo zio, potrebbe andare avanti per ore a digitare i tasti della calcolatrice (oltre che a tentare di ingurgitarla). D'altronde si sa, che il sangue non e' acqua...


venerdì 17 dicembre 2010

Aspettando Natale

Fra le mille celebrazioni del Natale, oggi pomeriggio ce n'era una che mi stava particolarmente a cuore: Expedia, 4rto piano, ufficio HR. Ognuno di noi ha portato qualcosa di tipico del proprio Natale. Io un panettone (ahime', uno prodotto in UK perche' uno prodotto in Italia non sono riuscita a trovarlo, e poi parlano di globalizzazione!), Mirka vin brule dalla Svezia e biscotti alla cannella, Karen degli scones dal Galles, Dominika e Dora dei biscotti tipici dalla Polonia, Kevin il Bailey's dall'Irlanda, Sian dolci australiani, e Roopesh samosas indiane. C'erano anche mince pies inglesi, per tutti gli inglesi che ci sono nel team (non molti, ma comunque qualcuno, come Amanda, Kingsley, Rukhsana, Samantha).
Ed e' stato carino che ognuno condividesse le proprie origini, i propri sapori, quello che per ognuno di noi "fa" Natale.
Perche' anche se per ognuno di noi "casa" e' un altro posto, Londra e questo ufficio sono la casa che ci siamo scelti. Per motivi legati al lavoro, all'amore, a momenti di vita temporanei o permanenti. Ognuno col suo piccolo piatto di cibo e col suo grande bagaglio di esperienze e racconti, abbiamo condiviso i menu tipici, le tradizioni, quello che faremo volentieri e quello che cercheremo di evitare in questo Natale.
E guardando queste persone con le quali condivido 10 e piu' ore al giorno, mi e' venuto da pensare a quanto straordinaria e' la vita di ognuno di loro, l'esperienza accumulata, la diversita' mai ostentata ma pur sempre presente, la distanza da casa e la vicinanza con chi e' cosi differente da noi. Ho detto Buon Natale col cuore, a queste persone che mi fanno ridere e innervosire a giorni alterni, che mi aiutano o almeno cercano di farlo, che condividono i miei obiettivi e parte del mio percorso. Non e' poi cosi' male, averli attorno.

lunedì 13 dicembre 2010

Congrats


Tante congratulazioni alla Raffa brembiese (per distinguerla dalla Raffa nazionale): 103, un gran peso che ci siamo tolti tutti quanti, e un Natale in allegria!

We are all very proud of you, honey!

Attesa


E' lungo 20 cm, e pesa 525 grammi.
Lui non lo sa, ma si chiama Edoardo.
Questo e' il suo primo Natale "di dentro", e il Natale numero "zero" da fuori (dato che fuori non e' ancora).
Avra' comunque regali per lui sotto l'albero, come segnale di incoraggiamento.
Secondo la sua mamma, sa che famiglia lo aspetta qua fuori, e si muove come un pazzo, forse per accelerare i tempi.
Avra' uno zio che gli tocchera' le orecchie, due bisnonne, 3 nonni "di cuore", che e' poi un altro modo bello di essere nonni, una nonna tout court, una zia giovanissima, una zia marciatrice, e la zia matta di Londra.
Imparera' a urlare quando parla, per essere ascoltato in una famiglia cosi' rumorosa; entrera' nel mondo sorridendo, perche' sa che qui tutti sono pronti a stracoccolarlo; sapra' dire qualche parola in inglese tra le sue prime parole, perche' la zia matta gliele insegnera' di nascosto :)

Edoardo sara' tra noi fra 3 mesi e mezzo circa, ma e' come se fosse gia' qui.

domenica 12 dicembre 2010

Ciao zia...

...mi ributto nel freddo delle strade di Londra dopo averti deliziato per 3 ore con i miei gorgheggi e le mie gambe muscolose che ormai mi sostengono.

E non fare caso al mio faccino serio: finche' si ride e si scherza, sto al gioco, ma ora, la' fuori, il gioco si fa duro, e io non ti posso piu' dar retta. Ci vediamo fra una settimana. E non mi dare baci che lo sai che mi infastidisci senno'.


martedì 7 dicembre 2010

The End


Serata ad alta tensione ieri sera. Ebbene si, dopo due mesi di tempo libero dedicato alla visione dei Sopranos (tutte e 6 le serie), ieri sera abbiamo concluso l'ultima puntata.

Avevamo cominciato un po' freddini: una serie che parli di Mafia a New York e giochi sui luoghi comuni (Italiani d'America ecc) non ci invogliava proprio a cominciare la visione di ore ed ore di episodi, nomi da memorizzare, scene truci e violente ecc.
Ma poi chiaramente la vita di Tony Soprano, il primo Capo Mafioso in terapia psicologica, la sua famiglia cosi normale, la sua fiera italianita' ci hanno scaldati poco a poco.
Abbiamo riso di alcuni personaggi, chiuso gli occhi quando le scene erano troppo violente, sofferto per la morte di alcuni personaggi, che in una serie che parla di Mafia di personaggi ne perdi parecchi, lungo la strada.
Mi sono personalmente commossa per alcune scene, alcuni gesti delicati in netto contrasto con gli individui rappresentati, e ho sviluppato una sorta di dipendenza dai Sopranos.

Non mi sono data per vinta nemmeno quando Gian, inavvertitamente, mi ha fatto vedere 3 degli episodi dell'ultima serie, la sesta, quando ancora eravamo nel pieno della quarta, creando confusione e anticipando accadimenti posteriori.

E ieri, lo sapevamo, c'erano 3 puntate ad attenderci. Il piano era di vederne due, ma chiaramente alla fine della penultima non c'e' stato modo. Abbiamo dovuto finire il tutto.
E mai fine mi ha lasciata piu' perplessa e stupita. Piu' ci penso, piu' e' geniale.

So che in Italia la serie ha fatto poca presa, ma davvero, se ne avete la possibilita', comprate il cofanetto. Ho trascorso una 60ina di ore in assoluto, estatico rapimento.

venerdì 3 dicembre 2010

Ferie, pimientos ed altre amenita'



Nevica nel centro di Londra - e la Malli non vede l'ora che venga Natale. Senza pensare che tra qui e Natale ci sono valanghe di lavoro, il rush finale allo shopping pazzo, almeno altre 10 sedute in palestra, e tanto freddo.


Per intanto, qualche buona news, per quanto amena:


-Ieri sera testati Pimientos del Padron fatti in casa. Per chi non lo sapesse, i Pimientos del Padron, o Padron Peppers, sono una specialita' della cucina spagnola. Trattasi di peperoncini verdi, passati in padella nell'olio bollente, fino a quando la pelle non si raggrinza, e poi cosparsi di sale grosso. Una delizia. La Malli e Gian ne ordinano sempre tre piatti in due ogni volta che vanno al ristorante spagnolo (assieme all'altro nostro cavallo di battaglia, il Jamon Serrano).

Beh, ieri sera li ho cucinati io. Senza dire nulla a Gian, che se ne stava al pc ignorando i miei mille spignattamenti. Quando li ho presentati in tavola (pochissimo olio, poi asciugati nello scottex comunque - che sono sempre a dieta, anche se non la menziono), Gian non ci poteva credere. E ne ha divorati una buona trentina. La Malli sa cosa mangera' nei momenti di sconforto, senza doversi recare al ristorante.


-Per risollevarci il morale, data la mole di lavoro che sempre abbiamo, anche sotto Natale, i grandi capi HR ci hanno regalato mezza giornata di vacanza, da prendere entro il 22 dicembre. Mezza giornata per lo shopping, per un te o una birra con le amiche, o semplicemente per starsene stese sul divano col dvd dei Sopranos a ciclo continuo. Chiaramente il regalo e' stato apprezzato piu' di un collier di Damiani.


-Ieri sera solito incontro clandestino col tapis roulant in palestra. 5 km in 31.14 minuti. Quindi una media di quasi 10 km all'ora. Mangiate la polvere, sto tornando la Malli dei tempi d'oro (e chissa' che le mie cosce se ne accorgano, prima o poi...)


- Il 14 dicembre abbiamo il party di Natale aziendale. In una giornata successiva il pranzo + pomeriggio di Natale del team HR. E siccome qualcuno sara' gia' partito, abbiamo deciso che ognuno portera', in una terza giornata, precedente, dolci tipici del proprio Paese (e il mio panettone la vincera' su tutti, gia' lo so!) e mischieremo questa decina di nazionalita' che abbiamo in 12 persone con vin brule' come se piovesse.

Qualcuna delle mie amiche in ascolto puo' poi telefonare alla Weight Watchers e dire loro di riportarmi sulla strada giusta, per cortesia??!?