mercoledì 31 ottobre 2007

Vado...

...a sciacquare i panni nel Tamigi. Qualche giorno, mica che poi ci si abitui...
In programma:
- shopping in Oxford Street
- corsettina ad Hyde Park
- pranzo allo Swan o al Churchill Arms (due pub storici)
- passeggiata random a Queensway
- cena in famiglia da Tito ed Helen
- forse i Kew Gardens...

Spero di rientrare riposata.
E non sentite troppo la mia mancanza!

lunedì 29 ottobre 2007

Revoluciòn

Ricevo, e volentieri pubblico sul blog, notizie da un amico con cui ho condiviso tante battaglie (poche vittorie, ma tant'é!) Trovo giusto rimandare ai posteri parte delle sue battaglie, cominciando dalla prima. Da leggere in chiave simbolica. In seguito tutte le sue (anche nostre) minirivoluzioni sono andate un po' tutte così. "In vacca", come dicono i francesi.




"Eravamo io, Suarez, Miguel e Chico, un reduce del Farabundo Marti' sopravvissuto alla repressione in Salvador.
Stavamo esportando la rivoluzione in Costarica, ma erano tutti ad abbronzarsi.
Maledetti stronzi.
Noi, nella foresta, a morir di biodiversita'.
Loro col culo per aria, al sole del Caribe.
Il tentativo rivoluzionario, inutile dirlo, falli'. Piu' che il Kalash pote' la Pina Colada.
Era una Pina Colada "concertata e condivisa". Ovviamente.
Di quei giorni eroici e gloriosi restano pochi ricordi e solo un'immagine sfocata.
Ve la mando."






venerdì 26 ottobre 2007

Quotidianità

"Viaggiando su un lurido interregionale con i sedili bucati, nel mezzo della ricca Padania, penso che niente come lo stato delle ferrovie vale a inchiodare il nostro paese alla sua traballante modernità. Nei giorni in cui la Fiat festeggia la sua definitiva rinascita, sarà bene ricordare a che prezzo abbiamo pagato il primato dell´automobile. Delle condizioni vergognose dei treni locali è meglio non parlare, oramai è un luogo comune e si fa perfino fatica a ripeterlo. Leggiamo che gli intercity impiegano quasi un´ora in più, rispetto a vent´anni fa, a percorrere la tratta Milano-Roma.
Aggiungo, per esperienza di famiglia, che il vecchio Trans-Europa-Express, negli anni Sessanta, per andare da Milano a Ventimiglia impiegava un quarto d´ora in meno di adesso: mezzo secolo fa. Milano-Bologna, duecento chilometri dritti filati senza gallerie e senza curve, nel 2007 si percorre a cento all´ora di media: probabilmente è il tratto pianeggiante più lento d´Europa.


Umilia e irrita allo stesso modo l´idea che, come ai tempi della "Locomotiva" di Guccini, i "treni dei signori", gli Eurostar, cerchino di garantire la decenza del servizio e facciano da "vetrina". E i treni del popolo siano quello che sono: la stracca parodia di un servizio pubblico.
Io sono di quelli che prenderebbero sempre il treno, se solo un treno fosse disposto a prendere me."

[Michele Serra per Repubblica]

mercoledì 24 ottobre 2007

Kattivissime!

La conversazione prosegue davanti alla macchinetta del caffé. Si inserisce la Elena (E).

E: Sapete, hanno aperto un nuovo take away indiano vicino a casa mia.
S: Potremmo andare oggi all'Indiano.
M [dubbiosa]: Mmm, non sto benissimo, ma possiamo provarci...
C [entusiasta]: Sììì, dai, bellissimo...troppo buono l'Indiano...Andiamoci oggi. Sì, sì, sì.
E, S e M [perplesse]: Ma Cri...tu oggi non ci sei a pranzo...
C [rabbuiata]: E' verooo...

Non c'è due senza tre...

Kattive!

Ore 11 di una stanca mattinata. Lo stomaco comincia già a farsi sentire.
La Cri ha già comunicato che nel pomeriggio andrà a vedere una location (l'ennesima!) per il matrimonio.
Triangolazione Mari-Cri-Simo:

M: A che ora vai oggi?
C: Alle due dobbiamo essere al posto.
M: Allora non ci sei a pranzo?
C
: Eh, no, non ce la faccio.

M
(rivolta a S): Allora noi a pranzo facciamo qualcosa di fighissimo?

S
: Cerrrrto!

C
: Eccooooo.....


martedì 23 ottobre 2007

Matrimoni dell'altro mondo



La Cri ha ricevuto formale e pubblica proposta di matrimonio un lontano giorno di luglio. Mica da tutti: davanti alle telecamere, con tanto di abito da sera, anello, bla bla bla...(Cri, non ce la faccio proprio ad essere romantica, per quanto abbia partecipato col cuore a questi tuoi momenti).
Gli autori della trasmissione (di questo si trattava) sono anche venuti in ufficio ad intervistare me e la Simo. Ci siamo parecchio divertite e il filmato testimonierà sempiternamente e in modo più o meno spontaneo (a parte qualche frase che ci hanno fatto ripetere sedute, in piedi, su una gamba, col braccio dx alzato, guardandoci, ignorandoci, addocchiandoci ecc) questo momento fondamentale della vita della Cri.
Ora...ad una proposta di siffatta originalità doveva corrispondere la fretta nel farsi portare all'altare...agosto no perchè è vacanza, settembre rientri e cominci a guardarti attorno...ottobre è troppo vicino per il vestito, novembre per un matrimonio a Milano, dicembre troppo freddo per un matrimonio a Bormio. Gennaio pare essere il mese più gettonato dagli sposi invernali, febbraio da quelli conformisti
che festeggiano San Valentino, a marzo c'è la Quaresima e non ci si sposa. Aprile e maggio e giugno e luglio sono ormai occupati in ogni chiesa e location da 3 anni e oltre...
Abbiamo capito, Cri: sarà il 15 di agosto! Torneremo dalle vacanze per infilarci in un abito leggerissimo, con le caviglie gonfie dal caldo e l'umore a pezzi per le vacanze troncate!
Una richiesta: fa' almeno che il tuo Wedding Party sia in piscina!!!


mercoledì 17 ottobre 2007

Noia, fastidio, frustrazione



-Aspettare la Vale fino alle 19.30

-La Cri che non riesce a scegliere il suo abito da sposa
-Domani è solo giovedì

-Dimenticare l'elastico per i capelli a casa

-Natale che è troppo lontano

-Il 1° novembre che è troppo lontano

-Gian
che è lavora sempre e troppo, più noioso di un lungo disgelo (Gian, lo scrivo perchè tu lo legga! Oh!)
-Il clima (quando si comincia a mettere il cappotto? E le calze 50 denari? E' presto?)

-Domani rientra Diego, e probabilmente la sua luna del lunedì sarà stata posticipata al giovedì. Ommmioddddiooooo...Dammi la forza di stare zitta!


Ma soprattutto: a primarie archiviate, chi mi dà il prossimo obiettivo??? Mi sto annoiando!!!




lunedì 15 ottobre 2007

venerdì 12 ottobre 2007

14 ottobre













Canto il sé

Canto il sé, la semplice singola persona,
ma aggiungo anche la parola Democratico, la parola
in-massa. La fisiologia da capo a piedi, canto.

Né la fisionomia né il cervello sono degni da soli della
Musa, la Forma completa è di gran lunga più degna.
Canto imparzialmente la Femmina insieme col Maschio.

La vita immensa nella sua passione, impulso, e forza,
gioiosamente, per un più libero agire sotto le leggi divine,
l'Uomo Moderno, io canto.


[Walt Whitman]

giovedì 11 ottobre 2007

Amore a prima vista - chi non si è mai fatto queste domande?

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E’ bella una tale certezza
ma l’incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da molto tempo potevano incrociarsi ?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano-
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole ?
uno “scusi” nella ressa ?
un “ha sbagliato numero” nella cornetta ?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava e allontanava,
tagliava loro la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla a un’altra ?
Qualcosa fu perduto e qualcosa fu raccolto.
Chissà, forse già la palla
tra i cespugli dell’infanzia ?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava su un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
Subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

[
Wisława Szymborska]

mercoledì 10 ottobre 2007

Lentamente muore


Sento, forse per la prima volta nel mio percorso esistenziale, che sto vivendo e continuerò a vivere profondamente, una ad una, le frasi di questa splendida poesia. Oggi e nei prossimi mesi. Ed è una bella sensazione.



Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.

martedì 9 ottobre 2007

Coincidenze

Capita spesso (troppo spesso) di restare in ufficio fino a tardi. Per riposare gli occhi, distolgo lo sguardo dal pc e guardo gli uffici del palazzo di vestri di fronte. Semivuoto, come le scrivanie attorno a me, con qualche mio omologo, qua e là, che sta ancora lavorando.
Ecco, un piano sotto il mio, più a sinistra, metto a fuoco meglio e...c'è un ragazzo, più o meno la mia età, che sono certa prenda il treno con me. Scende anche alla stessa stazione. Non è del mio paese, lo conoscerei. Dev'essere di qualche paese vicino. Forse è sposato, l'ho visto un paio di volte con una ragazza che dev'essere sua moglie. Ho pensato proprio così. Sua moglie. Non la sua ragazza, la sua fidanzata. Non so perchè.
E' buffo ritrovare una faccia conosciuta in un contesto così surreale...Magari stasera no, che ho il mal di testa, ma una delle prossime sere qualcosa gli dico...

venerdì 5 ottobre 2007

Veltroni, Veronica e le donne del PD (dal Corriere)

Ci eravamo preoccupate. Eravamo rimaste deluse. Ci sentivamo, francamente, un po' fesse; dopo aver detto per anni «guardate che Veltroni è un genio, fa il bonaccione ma è furbissimo, ne sa sempre una più del diavolo» e cose del genere. Si cominciava a pensare che il leader in pectore del Pd avesse cominciato a infilare gravi gaffes, non degne di lui, storico bravo ragazzo con pudori di stampo berlingueriano: battute sulla Prestigiacomo, battute rubate a Steve Martin sul «non potrei essere una donna, starei sempre a toccarmi le tette», e poi il culmine. Tra tutte le donne che poteva indicare come forte contributo al nuovo partito, la segnalazione di Veronica Lario in Berlusconi. Si sta berlusconizzando, hanno detto in molti, qualcuno/a ghignando qualcuno/a sconsolato/a.

Invece no: è il solito astuto, maieutico Walter, che dopo mesi e mesi è riuscito a scuotere le incartatissime donne del quasi Pd. Divise nelle scelte (c'è chi si è candidata con lui e chi ha scelto Rosy Bindi o anche Enrico Letta) e soprattutto nelle idee (sono candidate pro Veltroni donne in disaccordo su tutto, specie su temi cruciali come unioni di fatto e aborto e fecondazione assistita); finora, Bindi esclusa che ha fatto campagna come una leonessa, pochissimo visibili. E invece dall'altro ieri combattive, arrabbiate, a sorpresa visibilissime. Tutte (o quasi) a dire che le donne non devono essere ornamentali. A ribadire che sono il cinquanta per cento dei candidati alla costituente, e che vogliono contare, scegliere e non essere scelte; a chiedere di «portare un'amica» (non Veronica, si suppone, per quanto incolpevole) a votare nelle primarie del 14 ottobre. Ci voleva una provocazione, è chiaro, e pure brutale, per risvegliarle dal torpore e scuotere un partito che nonostante gli sforzi rischiava di avere un gruppo dirigente maschio e maschilista. Meno male.

In più, da avversario leale, Veltroni è riuscito a dare spazio ai due rivali che stacca nei sondaggi. Bindi è di nuovo molto intervistata, si schiera femministicamente più a sinistra (e lascia a Walter spazio bipartisan e signorile al centro, lo dicevamo che era un genio). Anche Letta, tipo serio, grazie all'assist fa una buona battuta e dichiara di voler convincere Marina Berlusconi. E la strategia della provocazione continua. Col vice di Walter, Dario Franceschini, che intercetta il passaggio e indica Veronica come esempio di «riformismo illuminato». Ora, vivaddio, si arrabbieranno anche i riformisti (e anche gli illuminati, se ce n'è ancora qualcuno, si spera).

[Maria Laura Rodotà]


martedì 2 ottobre 2007

Periodo capriccioso

Mi sento a metà tra una bambina spaurita nel mondo (3 minuti al giorno)




e Mafalda (le restanti 23 ore e 57 minuti).




Bah...

Ci siamo...



I "bambini" (affettuosamente parlando:-) sono stati davvero bravi!