venerdì 14 dicembre 2007

Regalucci

Sarà che l'idea di una chiacchierata lavorativa in English mi sembra sfidante.

Sarà che un'altra levataccia alle 4 di lunedì mattina mi avrebbe annientata.

Sarà che un anno fa, esattamente, sono stata male in aereo, e oggi mi sento più fragile del solito.

Ma a me, quest'illuminazione del creare opportunità commerciali su Londra di lunedì pomeriggio proprio schifo non mi fa!



mercoledì 12 dicembre 2007

In attesa del Natale


Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi,
mai - lontani abbastanza - per trovarsi -



martedì 4 dicembre 2007

Lontano da ogni cosa

Le vite sono tronchi, le possibilità sono rami.
Guardali quei rami, sembrano strade. Ci sono così tante persone che sono rettilinei. Così tante persone che fanno di tutto per non accorgersi delle curve. Poi ci sono, invece, persone fatte di curve, che non arrivano mai. Ma almeno, loro, provano a svoltare.

[Mattia Signorini]

lunedì 3 dicembre 2007

Mora


Con un colpo di testa (letteralmente, in questo caso), ho deciso di farmi i capelli scuri.
Il biondo mi aveva un po' stufata. E da troppo non dò un taglio netto ai capelli. Così ho chiesto alla mia parrucchiera di farmi un colore più scuro. "Terra bruciata". Che è un po' anche il mio obiettivo nella vita. (E non mi riesce granché.)
Purtroppo sono bionda dentro. E già si intravede, nonostante tempi di posa degni di una mummia egiziana, il biondo che fa capolino nei riflessi. Non riesco ad avere cambiamenti nella vita nemmeno per un tempo ragionevole. Capelli (e vita) sono assolutamente conservativi.

mercoledì 28 novembre 2007

Ricky



* Questo non è Ricky, obv, ma potrebbe.

Riccardo, da ultima ecografia, pesa 770 gr. E' già cefalico, quindi è altamente probabile che la sua mamma affronti il parto naturale. Cresce a vista d'occhio e scalcia come un ossesso. Quando la mamma pensa alla cioccolata o a qualche dolce, si muove in maniera più rapida. Quando la mamma si decide a mangiare, lui si tranquillizza.
La mamma ha messo su solo pancia, quindi Riccardo avrà anche una bella mamma in forma.
Un papà che lo travierà da subito, calcisticamente.
Dei nonni che lo adoreranno. Lo zio Fabio che se lo spupazzerà.

E anche la zia Malli, che lo farà ridere e lo vizierà e gli sporcherà il musino di Nutella (e i vestiti, e i muri...) per la gioia di mamma e papà. Sissì, Ricky: ci sarà da divertirsi!

martedì 27 novembre 2007

Requiem

Riposa in pace, Carlotta.
Un destino ingiusto ti ha sottratta a noi.
Abbiamo tentato l'impossibile, ma non possiamo più vederti soffrire... :-)



lunedì 26 novembre 2007

Strade


Alle mie ex-colleghe, ora amiche, che mi hanno fatto trascorrere un intenso venerdì sera.
Tutte noi siamo strade che si sono incontrate, piaciute, contaminate.
E' bello ripercorrere con voi i momenti che abbiamo condiviso.

E' bello accorgersi di quanto siamo cresciute, in questi anni.
E' sempre bello considerarvi parte della mia vita.

(Dobbiamo vederci più spesso!)


mercoledì 21 novembre 2007

Bambina severa


Ieri sera, a cena a casa mia, mia cugina Michela ha tirato fuori una storia che, per chi mi conosce ora, ha dell'incredibile. Sara stessa, a cena con noi, non poteva crederci. In pratica, Michela sosteneva che io da bambina e da adolescente fossi SEVERA! Non ha usato altri aggettivi se non questo, SEVERA, pesante come un macigno sulla mia proverbiale leggerezza d'animo...Le motivazioni a suffragare la sua tesi? Moltissime. Urlavo quando lei non studiava, la punivo costringendola a stare sui libri fino a tardi, la guardavo seria e sconsolata quando diceva qualche strafalcione. Ora, nella mia testa quegli anni sono sì divertenti, ma anche tanto faticosi. Seguire una "mandria" di giovincelli che non avevano nè voglia di studiare nè intenzione di avere una direzione nella vita mi aveva tolto ogni energia. E non è un caso che le mie velleità di insegnamento se ne siano andate proprio in quel periodo. Ok, va bene che magari non sarò stata la flessibilità fatta persona e mi sono "smollata" parecchio dopo, ma nemmeno farmi passare per la signorina Rottermeier!!! (Sara, smettila di ridere!!! Immediatamente!!!)

sabato 3 novembre 2007

L'ora del te...

...(e non ci posso mettere l'accento grave perche' la tastiera inglese e' senza accenti...barbari!!!)

Le 5 di pomeriggio, in quel di Londra. Che bella questa citta'. Quanto mi assomiglia.

In casa da sola, nell'attesa di prepararmi per una serata che vorrei divertente e simpatica. Senza grosse pretese. Solo leggera. Cosa che ultimamente mi sento davvero poco. Troppe cose da fare, persone a cui dar retta, impegni. E invece almeno stasera vorrei non pensare a nulla. Nemmeno a quello che vorrei per la mia vita. Che gia' mi si stringe lo stomaco se ci penso. Vorrei solo vivere il presente. Cosa che mi riesce sempre male. Perche' vivo proiettata nel futuro. In continuazione. Il passato e' non mutabile by definition. Il presente si impone gia' con troppa forza. Io preferisco le aperture del futuro, il suo senso di possibilita'. Anche se poi ho sempre paura. Di sbagliare, essenzialmente. Di poter fare altre scelte e non vederle. Anche se me lo vedo di fronte, il mio futuro, che mi tratta come una bimba recalcitrante. Mi tendo la mano, sorride saggio e comprensivo, e mi tira verso di se'. E mi sussurra, quando gli occhi mi diventano lucidi: "Bambina, fidati: non c'e' niente di cui aver paura!"

Ed ecco che oggi, all'ora in cui tutti prendono il te (sempre senza accento che la tastiera e' la stessa!), io farei meglio a bermi una birra. Magari comincio a rilassarmi...

Have a nice evening, guys...

mercoledì 31 ottobre 2007

Vado...

...a sciacquare i panni nel Tamigi. Qualche giorno, mica che poi ci si abitui...
In programma:
- shopping in Oxford Street
- corsettina ad Hyde Park
- pranzo allo Swan o al Churchill Arms (due pub storici)
- passeggiata random a Queensway
- cena in famiglia da Tito ed Helen
- forse i Kew Gardens...

Spero di rientrare riposata.
E non sentite troppo la mia mancanza!

lunedì 29 ottobre 2007

Revoluciòn

Ricevo, e volentieri pubblico sul blog, notizie da un amico con cui ho condiviso tante battaglie (poche vittorie, ma tant'é!) Trovo giusto rimandare ai posteri parte delle sue battaglie, cominciando dalla prima. Da leggere in chiave simbolica. In seguito tutte le sue (anche nostre) minirivoluzioni sono andate un po' tutte così. "In vacca", come dicono i francesi.




"Eravamo io, Suarez, Miguel e Chico, un reduce del Farabundo Marti' sopravvissuto alla repressione in Salvador.
Stavamo esportando la rivoluzione in Costarica, ma erano tutti ad abbronzarsi.
Maledetti stronzi.
Noi, nella foresta, a morir di biodiversita'.
Loro col culo per aria, al sole del Caribe.
Il tentativo rivoluzionario, inutile dirlo, falli'. Piu' che il Kalash pote' la Pina Colada.
Era una Pina Colada "concertata e condivisa". Ovviamente.
Di quei giorni eroici e gloriosi restano pochi ricordi e solo un'immagine sfocata.
Ve la mando."






venerdì 26 ottobre 2007

Quotidianità

"Viaggiando su un lurido interregionale con i sedili bucati, nel mezzo della ricca Padania, penso che niente come lo stato delle ferrovie vale a inchiodare il nostro paese alla sua traballante modernità. Nei giorni in cui la Fiat festeggia la sua definitiva rinascita, sarà bene ricordare a che prezzo abbiamo pagato il primato dell´automobile. Delle condizioni vergognose dei treni locali è meglio non parlare, oramai è un luogo comune e si fa perfino fatica a ripeterlo. Leggiamo che gli intercity impiegano quasi un´ora in più, rispetto a vent´anni fa, a percorrere la tratta Milano-Roma.
Aggiungo, per esperienza di famiglia, che il vecchio Trans-Europa-Express, negli anni Sessanta, per andare da Milano a Ventimiglia impiegava un quarto d´ora in meno di adesso: mezzo secolo fa. Milano-Bologna, duecento chilometri dritti filati senza gallerie e senza curve, nel 2007 si percorre a cento all´ora di media: probabilmente è il tratto pianeggiante più lento d´Europa.


Umilia e irrita allo stesso modo l´idea che, come ai tempi della "Locomotiva" di Guccini, i "treni dei signori", gli Eurostar, cerchino di garantire la decenza del servizio e facciano da "vetrina". E i treni del popolo siano quello che sono: la stracca parodia di un servizio pubblico.
Io sono di quelli che prenderebbero sempre il treno, se solo un treno fosse disposto a prendere me."

[Michele Serra per Repubblica]

mercoledì 24 ottobre 2007

Kattivissime!

La conversazione prosegue davanti alla macchinetta del caffé. Si inserisce la Elena (E).

E: Sapete, hanno aperto un nuovo take away indiano vicino a casa mia.
S: Potremmo andare oggi all'Indiano.
M [dubbiosa]: Mmm, non sto benissimo, ma possiamo provarci...
C [entusiasta]: Sììì, dai, bellissimo...troppo buono l'Indiano...Andiamoci oggi. Sì, sì, sì.
E, S e M [perplesse]: Ma Cri...tu oggi non ci sei a pranzo...
C [rabbuiata]: E' verooo...

Non c'è due senza tre...

Kattive!

Ore 11 di una stanca mattinata. Lo stomaco comincia già a farsi sentire.
La Cri ha già comunicato che nel pomeriggio andrà a vedere una location (l'ennesima!) per il matrimonio.
Triangolazione Mari-Cri-Simo:

M: A che ora vai oggi?
C: Alle due dobbiamo essere al posto.
M: Allora non ci sei a pranzo?
C
: Eh, no, non ce la faccio.

M
(rivolta a S): Allora noi a pranzo facciamo qualcosa di fighissimo?

S
: Cerrrrto!

C
: Eccooooo.....


martedì 23 ottobre 2007

Matrimoni dell'altro mondo



La Cri ha ricevuto formale e pubblica proposta di matrimonio un lontano giorno di luglio. Mica da tutti: davanti alle telecamere, con tanto di abito da sera, anello, bla bla bla...(Cri, non ce la faccio proprio ad essere romantica, per quanto abbia partecipato col cuore a questi tuoi momenti).
Gli autori della trasmissione (di questo si trattava) sono anche venuti in ufficio ad intervistare me e la Simo. Ci siamo parecchio divertite e il filmato testimonierà sempiternamente e in modo più o meno spontaneo (a parte qualche frase che ci hanno fatto ripetere sedute, in piedi, su una gamba, col braccio dx alzato, guardandoci, ignorandoci, addocchiandoci ecc) questo momento fondamentale della vita della Cri.
Ora...ad una proposta di siffatta originalità doveva corrispondere la fretta nel farsi portare all'altare...agosto no perchè è vacanza, settembre rientri e cominci a guardarti attorno...ottobre è troppo vicino per il vestito, novembre per un matrimonio a Milano, dicembre troppo freddo per un matrimonio a Bormio. Gennaio pare essere il mese più gettonato dagli sposi invernali, febbraio da quelli conformisti
che festeggiano San Valentino, a marzo c'è la Quaresima e non ci si sposa. Aprile e maggio e giugno e luglio sono ormai occupati in ogni chiesa e location da 3 anni e oltre...
Abbiamo capito, Cri: sarà il 15 di agosto! Torneremo dalle vacanze per infilarci in un abito leggerissimo, con le caviglie gonfie dal caldo e l'umore a pezzi per le vacanze troncate!
Una richiesta: fa' almeno che il tuo Wedding Party sia in piscina!!!


mercoledì 17 ottobre 2007

Noia, fastidio, frustrazione



-Aspettare la Vale fino alle 19.30

-La Cri che non riesce a scegliere il suo abito da sposa
-Domani è solo giovedì

-Dimenticare l'elastico per i capelli a casa

-Natale che è troppo lontano

-Il 1° novembre che è troppo lontano

-Gian
che è lavora sempre e troppo, più noioso di un lungo disgelo (Gian, lo scrivo perchè tu lo legga! Oh!)
-Il clima (quando si comincia a mettere il cappotto? E le calze 50 denari? E' presto?)

-Domani rientra Diego, e probabilmente la sua luna del lunedì sarà stata posticipata al giovedì. Ommmioddddiooooo...Dammi la forza di stare zitta!


Ma soprattutto: a primarie archiviate, chi mi dà il prossimo obiettivo??? Mi sto annoiando!!!




lunedì 15 ottobre 2007

venerdì 12 ottobre 2007

14 ottobre













Canto il sé

Canto il sé, la semplice singola persona,
ma aggiungo anche la parola Democratico, la parola
in-massa. La fisiologia da capo a piedi, canto.

Né la fisionomia né il cervello sono degni da soli della
Musa, la Forma completa è di gran lunga più degna.
Canto imparzialmente la Femmina insieme col Maschio.

La vita immensa nella sua passione, impulso, e forza,
gioiosamente, per un più libero agire sotto le leggi divine,
l'Uomo Moderno, io canto.


[Walt Whitman]

giovedì 11 ottobre 2007

Amore a prima vista - chi non si è mai fatto queste domande?

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E’ bella una tale certezza
ma l’incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da molto tempo potevano incrociarsi ?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano-
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole ?
uno “scusi” nella ressa ?
un “ha sbagliato numero” nella cornetta ?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava e allontanava,
tagliava loro la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla a un’altra ?
Qualcosa fu perduto e qualcosa fu raccolto.
Chissà, forse già la palla
tra i cespugli dell’infanzia ?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava su un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
Subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

[
Wisława Szymborska]

mercoledì 10 ottobre 2007

Lentamente muore


Sento, forse per la prima volta nel mio percorso esistenziale, che sto vivendo e continuerò a vivere profondamente, una ad una, le frasi di questa splendida poesia. Oggi e nei prossimi mesi. Ed è una bella sensazione.



Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.

martedì 9 ottobre 2007

Coincidenze

Capita spesso (troppo spesso) di restare in ufficio fino a tardi. Per riposare gli occhi, distolgo lo sguardo dal pc e guardo gli uffici del palazzo di vestri di fronte. Semivuoto, come le scrivanie attorno a me, con qualche mio omologo, qua e là, che sta ancora lavorando.
Ecco, un piano sotto il mio, più a sinistra, metto a fuoco meglio e...c'è un ragazzo, più o meno la mia età, che sono certa prenda il treno con me. Scende anche alla stessa stazione. Non è del mio paese, lo conoscerei. Dev'essere di qualche paese vicino. Forse è sposato, l'ho visto un paio di volte con una ragazza che dev'essere sua moglie. Ho pensato proprio così. Sua moglie. Non la sua ragazza, la sua fidanzata. Non so perchè.
E' buffo ritrovare una faccia conosciuta in un contesto così surreale...Magari stasera no, che ho il mal di testa, ma una delle prossime sere qualcosa gli dico...

venerdì 5 ottobre 2007

Veltroni, Veronica e le donne del PD (dal Corriere)

Ci eravamo preoccupate. Eravamo rimaste deluse. Ci sentivamo, francamente, un po' fesse; dopo aver detto per anni «guardate che Veltroni è un genio, fa il bonaccione ma è furbissimo, ne sa sempre una più del diavolo» e cose del genere. Si cominciava a pensare che il leader in pectore del Pd avesse cominciato a infilare gravi gaffes, non degne di lui, storico bravo ragazzo con pudori di stampo berlingueriano: battute sulla Prestigiacomo, battute rubate a Steve Martin sul «non potrei essere una donna, starei sempre a toccarmi le tette», e poi il culmine. Tra tutte le donne che poteva indicare come forte contributo al nuovo partito, la segnalazione di Veronica Lario in Berlusconi. Si sta berlusconizzando, hanno detto in molti, qualcuno/a ghignando qualcuno/a sconsolato/a.

Invece no: è il solito astuto, maieutico Walter, che dopo mesi e mesi è riuscito a scuotere le incartatissime donne del quasi Pd. Divise nelle scelte (c'è chi si è candidata con lui e chi ha scelto Rosy Bindi o anche Enrico Letta) e soprattutto nelle idee (sono candidate pro Veltroni donne in disaccordo su tutto, specie su temi cruciali come unioni di fatto e aborto e fecondazione assistita); finora, Bindi esclusa che ha fatto campagna come una leonessa, pochissimo visibili. E invece dall'altro ieri combattive, arrabbiate, a sorpresa visibilissime. Tutte (o quasi) a dire che le donne non devono essere ornamentali. A ribadire che sono il cinquanta per cento dei candidati alla costituente, e che vogliono contare, scegliere e non essere scelte; a chiedere di «portare un'amica» (non Veronica, si suppone, per quanto incolpevole) a votare nelle primarie del 14 ottobre. Ci voleva una provocazione, è chiaro, e pure brutale, per risvegliarle dal torpore e scuotere un partito che nonostante gli sforzi rischiava di avere un gruppo dirigente maschio e maschilista. Meno male.

In più, da avversario leale, Veltroni è riuscito a dare spazio ai due rivali che stacca nei sondaggi. Bindi è di nuovo molto intervistata, si schiera femministicamente più a sinistra (e lascia a Walter spazio bipartisan e signorile al centro, lo dicevamo che era un genio). Anche Letta, tipo serio, grazie all'assist fa una buona battuta e dichiara di voler convincere Marina Berlusconi. E la strategia della provocazione continua. Col vice di Walter, Dario Franceschini, che intercetta il passaggio e indica Veronica come esempio di «riformismo illuminato». Ora, vivaddio, si arrabbieranno anche i riformisti (e anche gli illuminati, se ce n'è ancora qualcuno, si spera).

[Maria Laura Rodotà]


martedì 2 ottobre 2007

Periodo capriccioso

Mi sento a metà tra una bambina spaurita nel mondo (3 minuti al giorno)




e Mafalda (le restanti 23 ore e 57 minuti).




Bah...

Ci siamo...



I "bambini" (affettuosamente parlando:-) sono stati davvero bravi!




venerdì 28 settembre 2007

Felicità varie

Secondo ultimi studi USA, non solo le donne di oggi sarebbero più infelici rispetto alle donne degli anni '70, ma è dimostrabile (??!!??!????) che siano anche più infelici degli uomini. Le cause? Troppe cose da fare, troppe aspettative. Bah.
Ora, non credo di avere sott'occhio tutta la popolazione femminile mondiale, ma nemmeno all'Università di Princeton ce l'hanno. Tutto sommato, quelle donne che hanno tanto da fare (e parliamo di donne emancipate, con un lavoro, tempo libero da riempire, indipendenza economica e affettiva) così tristi non mi sembrano. Indaffarate, sì, e a volte ansiose, nevrotiche...ma non infelici. Solo consapevoli della complessità della vita, come diceva una mia prof al liceo, mentre ci invitava (classe completamente femminile) ad abituarci a ragionare su più livelli e argomenti, a produrre più risposte, a mettere in dubbio. A darci da fare. A non semplificare, se questo significa impoverire.
Ecco, guardo le ragazzine di quella classe di superiori, ormai donne, e non mi sembrano infelici, nei loro percorsi. Una si distrugge tra lavoro e due figli gemelli scatenati, ma mi racconta di una vita che la emoziona ancora. L'altra è alla perenne ricerca di un uomo affidabile (come se ne esistessero!) ma intanto si butta nel lavoro, nelle amicizie, nei viaggi. Una terza è sempre in partenza per qualche missione in giro per il mondo, ad aiutare chi ha bisogno, ma le brillano gli occhi quando mi racconta delle conquiste quotidiane. Io stessa non trovo mai il filo della matassa complessa e intricata che è la mia vita, ma lo cerco ogni giorno.
Siamo donne indaffarate, è vero. Con accanto uomini che non sempre ci seguono. Oppure che seguono i loro percorsi personali, allontanandosi quel tanto che basta per darci ancora più spazio, che riempiremo una volta di più di progetti, traguardi, obiettivi. Non credo che i nostri momenti di spaesamento siano momenti di infelicità. Tutt'altro. Sono momenti di ridefinizione. Sono un cammino.
Siamo donne in movimento, siamo in viaggio. Abbiamo una direzione. Siamo inquiete, ma felici, a modo nostro.

lunedì 24 settembre 2007

Percorsi


[Brembio, 23 settembre 2007, Banchetto per le Primarie]




[Compagni di viaggio...]




[Rappresentanze...]



"Le persone non fanno i viaggi. Sono i viaggi che fanno le persone."

[John Steinbeck]






martedì 18 settembre 2007

Assenza

Mi dovrò assentare per un paio di giorni...e poi forse sarà tutto finito!


L'uomo passa la prima metà della sua vita a rovinarsi la salute e la seconda metà alla ricerca di guarire.
(Leonardo Da Vinci)

venerdì 14 settembre 2007

mercoledì 12 settembre 2007

Amandine et Mélanie



Amandine e Mélanie sono le figlie della mia omologa francese, ossia della presidente del comitato di gemellaggio di Saint Christo. Sono due bambine che in questi 5 anni ho visto crescere e di incontro in incontro diventare grandi e consapevoli. All'inizio, quand'erano ancora piccole, era come conoscerle ogni volta. Doversi ripresentare, rompere il muro della loro timidezza, essere persone rinnovate nella loro vita. Ora non più. Amandine e Mélanie attendono i nostri incontri con gioia e aspettativa. Sanno chi sono, e per loro la mia presenza nella loro vita è definita e scontata, come una cugina lontana, come una zia che vedi di tanto in tanto. Nell'attesa, mi preparano disegni, chiedono alla madre di scrivermi una mail per sapere qual è il mio colore preferito, pensano al momento dell'incontro. E quando ci si vede, finalmente, mi vengono incontro sorridenti, mi baciano, leggo la loro gioia nell'essere lì. Parlano di me a scuola (non è mica da tutti a vere un'amica italiana!) e raccontano di me nei loro temi. Io conosco il loro carattere, so come prenderle, soprattutto mi diverto nel vedere che alcune loro caratteristiche non svaniscono, ma si consolidano di anno in anno: il senso estetico e la vanità di Mélanie, la tranquillità sorridente e lo sguardo intelligente di Amandine...E' bello vederle crescere, è bello sapere che della loro infanzia conserveranno anche qualche ricordo comune: i giochi, le passeggiate, le cene, i saluti...Loro due sono la parte più divertente di ogni gemellaggio. E mi rendo conto, a gemellaggio finito, che la maggior parte delle foto le ho scattate a loro due. Forse perchè trovo bello vedere il gemellaggio attraverso i loro occhi e i loro sorrisi.

venerdì 7 settembre 2007

Arriverà Riccardo! (se mamma e papà non cambiano il nome...)

Fra qualche mese diventerò zia (putativa) di Riccardino. Una delle mie più care amiche mi farà questo regalo, e già non vedo l'ora di "tormentarlo" con baci e coccole.
In più, Riccardo sarà probabilmente del segno dei Pesci, come la zia Malli...già si preannuncia con un carattere splendido!
Ecco come forse starà dormicchiando Riccardino adesso...
...ed una poesia per lui e per la sua bellissima mamma.
Ricky, ti aspettiamo impazienti!


Due



Quando saremo due,

saremo veglia e sonno,

affonderemo nella stessa polpa

come il dente di latte e il suo secondo,

saremo due

come sono le acque, le dolci e le salate,

come i cieli, del giorno e della notte,

due come i tempi del battito,

i colpi del respiro.



Quando saremo due,

non avremo metà

saremo un due che non si può dividere con niente.



Quando saremo due,

nessuno sarà uno,uno sarà uguale di nessuno

E l’unità consisterà nel due.



Quando saremo due,

cambierà nome pure l’universo

diventerà diverso.



[ERRI DE LUCA]

venerdì 31 agosto 2007

Il mio Sudafrica




"The use of travelling is to regulate imagination by reality, and instead of thinking how things may be, to see them as they are."
[Samuel Johnson]

mercoledì 25 luglio 2007

Pubblicata altrove...

http://max10righe.wordpress.com/2007/07/25/dallaltro-capo-del-filo/


Evviva!
Fate copia-incolla e leggete...

martedì 17 luglio 2007

Lì...o là???







Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.

giovedì 28 giugno 2007

Con Walter

"Il mio programma di vita è un altro e so che ci sono dei luoghi del mondo e del mio cuore nei quali dovrò tornare, che mi chiamano. Ma non ho mai pensato che la vita e la politica fossero un territorio per vedere esclusivamente realizzate le proprie ambizioni e i propri disegni. La politica non è una passeggiata solitaria nella quale puoi scegliere i percorsi e le soste che più ti piacciono. E' un meraviglioso viaggio collettivo. Vorrei che lo facessimo per una volta in allegria, con la serenità che in questa casa più grande, con amici nuovi, tutti possiamo essere diversi."
[W. V.]

martedì 12 giugno 2007

martedì 29 maggio 2007

Occhi spalancati...

...questa notte.

Già fatta la scorta dai Red Bull, speriamo di trovare metodi validi per stare sveglia...
Domattina, quando uscirò dall'ospedale, starò nettamente meglio di adesso!
Perchè queste torture legalizzate???

venerdì 25 maggio 2007

Podiste

Questo post lo voglio dedicare alle mie compagne di corsa, Sara e Vale, che di tanto in tantissimo (!) mi accompagnano nelle uscite…Ognuna col suo stile e con il suo ritmi: Sara con il suo allenamento e il suo tenere sempre il ritmo altissimo, Vale che dice sempre che non ce la fa e poi ce la fa ma è probabilmente una strategia, abbassare le aspettative; ed io, con un corpo incostante per natura, che a volte ho una tenuta invidiabile e altre mi spiaccico al suolo e non mi muovo come una bimba capricciosa…

Più della corsa in sé, panacea di tanti mali, se solo la cura venisse somministrata con continuità, ci piace ritrovarci fianco a fianco, chiacchierando di noi, dei trent’anni che lasciano segni e cedimenti (sempre esagerati per far sì che le altre ti consolino), di quanto saremo in forma fra 1, 2, 4 mesi…

Come disse Jesse Owens, amo correre, è un cosa che puoi fare contando solo sulle tue forza. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni (e i nostri, di polmoni, ne hanno da vendere, di coraggio…)

E’ bello il senso di miglioramento costante che la corsa ti dà, il passare dallo stadio-verza (colorito spento, bocca ansimante, andatura goffa) allo stadio-patata (giallognole, boccheggianti e ondulanti con rallentamenti). Ora siamo allo stadio-pomodoro (ancora qualche difficoltà di fiato, ma colorito più vispo e tenuta semi-compatta). Per luglio arriveremo allo stadio-melanzana. Scure, allungate e sode. Forse. Se ci crediamo. O tutt’al più, arriveremo allo stadio-zucchina. Che già non è male. Soffritti permettendo.

giovedì 17 maggio 2007

Madrid, I'm arriving...




Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere strutturazione assolutamente personale alle nostre convinzioni.
[Herman Hesse]


martedì 15 maggio 2007

Riflessione di oggi


"Quanto più forte è la personalità di una donna, tanto più facilmente essa porta il fardello delle sue esperienze. L'orgoglio viene dopo la caduta." [Karl Kraus]

mercoledì 9 maggio 2007

Venere...


...sarà di nuovo armonica coi Pesci...






...o forse Saturno non sarà più contro...






Fatto stà che come Pesciolina la giornata lavorativa è cominciata niente male...

Bien! Meglio un pesce di Marzo che uno squalo di Ferragosto...