venerdì 17 dicembre 2010

Aspettando Natale

Fra le mille celebrazioni del Natale, oggi pomeriggio ce n'era una che mi stava particolarmente a cuore: Expedia, 4rto piano, ufficio HR. Ognuno di noi ha portato qualcosa di tipico del proprio Natale. Io un panettone (ahime', uno prodotto in UK perche' uno prodotto in Italia non sono riuscita a trovarlo, e poi parlano di globalizzazione!), Mirka vin brule dalla Svezia e biscotti alla cannella, Karen degli scones dal Galles, Dominika e Dora dei biscotti tipici dalla Polonia, Kevin il Bailey's dall'Irlanda, Sian dolci australiani, e Roopesh samosas indiane. C'erano anche mince pies inglesi, per tutti gli inglesi che ci sono nel team (non molti, ma comunque qualcuno, come Amanda, Kingsley, Rukhsana, Samantha).
Ed e' stato carino che ognuno condividesse le proprie origini, i propri sapori, quello che per ognuno di noi "fa" Natale.
Perche' anche se per ognuno di noi "casa" e' un altro posto, Londra e questo ufficio sono la casa che ci siamo scelti. Per motivi legati al lavoro, all'amore, a momenti di vita temporanei o permanenti. Ognuno col suo piccolo piatto di cibo e col suo grande bagaglio di esperienze e racconti, abbiamo condiviso i menu tipici, le tradizioni, quello che faremo volentieri e quello che cercheremo di evitare in questo Natale.
E guardando queste persone con le quali condivido 10 e piu' ore al giorno, mi e' venuto da pensare a quanto straordinaria e' la vita di ognuno di loro, l'esperienza accumulata, la diversita' mai ostentata ma pur sempre presente, la distanza da casa e la vicinanza con chi e' cosi differente da noi. Ho detto Buon Natale col cuore, a queste persone che mi fanno ridere e innervosire a giorni alterni, che mi aiutano o almeno cercano di farlo, che condividono i miei obiettivi e parte del mio percorso. Non e' poi cosi' male, averli attorno.

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