mercoledì 6 maggio 2009

Kefir

Dopo un inverno fisicamente provante (lungo lungo lungo), col calo di energie dato dal cambio di stagione, la swine flu che imperversa e potrebbe diventare epidemia (unico consiglio dei medici inglesi: lavatemi spesso le mani...bah!), una passione per tutto cio' che "forse potrebbe fare bene", ereditata da mio padre...beh, ho deciso che dovevamo correre ai ripari in maniera naturale. Dato che il quotidiano Actimel non bastava, e che trovare fermenti lattici a Londra e' come trovare un ago in un pagliaio, la cara Helen ci ha regalato delle bustine di Kefir. Si tratta di un polisaccaride che ospita colonie di batteri e lieviti in associazione simbiotica. Detto cosi' fa un po' impressione, in realta', con l'aggiunta di latte e 24/48 ore di fermentazione a temperatura ambiente, il kefir diventa una bevanda ad alto contenuto probiotico, che mette a posto l'intestino e fa un sacco di cose positive (il kefir sta allo yogurt come lo champagne al vino, si usa dire), alcune addirittura leggendarie. Si dice anche che sia alla base dell'alto grado di longevita' delle popolazioni caucasiche. Nel dubbio, si trangugia.




Ora, il mio frigorifero, gia pieno di insalata (Gian-detto-la-capra) e broccoli (ma mi stanno venendo in odio, fra un po' smetto), crumpets e vasetti di pesto, e' riuscito a fare spazio alla brocca di kefir. Per ora. Ma dato che Gian non sembra convinto dall'aspetto "rancido" (cosi l'ha definito stamane alle 6.30 locali...magari era solo assonnato), i casi sono due: o mi sciroppo da sola litri e litri di kefir, oppure lascio che i batteri continuino a fermentare in un processo che ci vedra', prima o poi, sommersi da un liquido lattiginoso probiotico.

Ci aspettano settimane pesanti, a me e al mio intestino!

1 commento:

Lele ha detto...

zigaaaaa....non diventare pure tu malata di queste cose.... Scappo che i "mangiasalmoni" mi cercano ...