domenica 24 luglio 2011

Revolucion

Weekend a Madrid andato benissimo. Che con la Mau ho fatto piu' viaggi che con Gian, anche se spesso per lavoro, e ci incastriamo come la chiave e la serratura, o il pongo nelle formine. Insomma, tutto facile e divertente, grandi risate, Madrid calda (molto per la Malli, non troppo per la Mau), km e km macinati a piedi (con la Mau stupita da quanto la Malli, per questa volta, si sia presentata all'appuntamento sana e in forma), una jacuzzi meravigliosa ad accoglierci la sera e rilassare i muscoli delle gambe contratti, tante dormite. Insomma, tutto bello e da rifare.

Solo che. Ogni volta che viaggio low cost, e' terribile. Ryanair nettamente piu' di easyJet, ma comunque entrambe le compagnie irragionevoli. Nello specifico, easyJet almeno non pone limiti di peso per il bagaglio a mano, che se ti vuoi portare un lingotto di uranio impoverito (tanto per dire, qualcosa che pesa tanto...), se ne fregano - purche' tu abbia un solo pezzo di bagaglio a mano. Che va benissimo.
Io mi presento col mio trolleyno rosa, molto mini, e una borsettina a tracolla piatta, in cui metto passaporto, soldi e un libro.
All'imbarco mi dicono di inserirlo nel trolley. Mostro il contenuto: la carta di imbarco la devo mostrare sull'aereo, il libro lo devo leggere, i soldi li devo usare nel caso mi venga fame. Nulla da fare. Con la stoltezza delle loro regole, mi fanno inserire la borsa in valigia (si noti che per atto di ribellione, mi sono tenuta il contenuto della borsa in mano). Poi, in maniera ostentata, perche' quando mi innervosisco sono terribile, mi sono fermata al mio posto, ho aperto il trolley, tirato fuori la borsa, richiuso e messo nella cappelliera. All'hostess che mi guardava perche' formavo la fila, ho detto che se le regole fossero ragionevoli, io non avrei formato nessuna fila.
Arrivata a Madrid, lo raccontavo alla Mau e lei attribuiva questi miei atteggiamenti a uno spirito rivoluzionario innato. Non so. So solo che quando le regole diventano stupidita' collettiva, non so stare ferma. Devo provocare.

E di nuovo stasera, al rientro, ne ho dato prova.
Infilo tutto nel trolley, anche la borsa a sto giro, lasciando uscire pero' la tracolla, come atto di sfida.
Una hostess, in fase di imbarco, dice che dobbiamo imbarcare anche le borse a mano perche' c'e' poco posto sull'aereo. Spiego (assieme ad altri) che la mia valigia non ha il lucchetto - e lei, faccia da pesce lesse, mi dice di togliere le cose di valore. Detto-fatto. Tolgo dal trolley una borsa gigante che mi hanno dato mentre acquistavo una maglietta da Custo, e in sequenza la rimepio con: la mia borsetta a tracolla con soldi e documenti, bottiglietta d'acqua, macchina fotografica, un paio di magliette di Custo - che c'hanno il loro valore, col prezzo che hanno, un libro, che ha sempre un valore sentimentale per me, il caricatore del telefono, che ha un valore irrinunciabile.
Lascio poi il trolley in ingresso dell'aereo, e la hostess vede che ho rovesciato praticamente il contenuto del trolley nella borsa. E' colpa mia se tutto per me ha valore?

Grazie al cielo, il trolley e' rimasto sull'aereo con me. Ma giuro: se questa e' una guerra a chi molla dopo, easyJet ha trovato filo da torcere!!!

1 commento:

Tiserveunlibro ha detto...

Mi sembra la mitica scena di "ti presento i miei"!