venerdì 8 ottobre 2010

Toc toc! Ehi, tu...


Che te ne stai li placido placido (ma nemmeno tanto) mentre tutti intorno a te stanno cominciando una sorta di riscaldamento emotivo.
Tu, che ci hai sorpreso mostrandoti in tutta la tua nudita’ all’improvviso, quando ancora non eravamo pronti a toglierti dal questo mondo di indefinitezza, il mondo di Batu.
Tu, che da ieri hai anche un nome, e una foto che la zia ha gia’ aperto 8 volte, come se dovessi controllare che nel frattempo non fossi cresciuto ulteriormente.
Tu, che ancora non sai in che famiglia sei capitato – e ne vedrai delle belle, crescendo.
Tu, che ci rotoleremo sul pavimento, ci sporcheremo di Nutella e ci baceremo le ginocchia sbucciate – che se una non puo’ essere zia per queste cose, tanto vale non esserlo affatto.
Tu, che mi rendi zia ancora – e stavolta magari qualcosa di mio ce l’avrai nel musetto buffo o nel modo di aggrottare la fronte.
Tu, che mi trascini in questa nuova avventura, senza avvisarmi che sarebbe stata un’avventura per maschi, ma sono pronta e non mi lascerai indietro!
Tu, piccolo, che mi costringerai a tornare piu’ spesso per non perdermi il miracolo di te che cresci.
Dico proprio a te: stai li’ al caldo e cresci forte e sano – che appena vieni al mondo ho tutta l’intenzione di viziarti in ogni possibile modo – e la mamma ha gia’ detto di si’.

Che anche lei lo sa, che le zie a questo servono!

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