mercoledì 8 febbraio 2012

Aggiornamenti

Lo so, sono silente ultimamente, ma succede che la vita mi inghiotta cosi', di colpo, senza preavviso. Lavoro che diventa inclusivo, casa che diventa un nuovo obiettivo (vorremmo spostarci piu' a Est, dove c'e' la Londra piu' vibrante - e anche il mio vecchio lavoro nei nuovi uffici), e insomma, progetti e giornate che scorrono.
Qualche cosa da appuntarsi, cosi', per non farla scorrere via:
1) Edo ha lasciato il fantastico mondo di sole vocali per inserire anche le consonanti nei suoi gorgheggi. Papapapa e mamamama (e pare anche "neneneneee" che ha fatto venire le lacrime agli occhi alla Lucy, che chiaramente l'ha interpretato come "nonna" - c'e' da dire che il nenenene e' uscito mentre il furbastro allungava le sue manine verso l'amata nonna, quindi Lucy aveva qualche ragione per commuoversi). Il ragazzino ora balla (la Cucaracha) e ha opinioni forti su tutto. Mangia che e' un piacere e si fa rispettare. Uno spettacolo.
2) Louis e' entrato nella fase bilinguismo. Piu' inglese che altro, e tanto British (il modo in cui dice APPLE, mela, e PARK, parco, e MORE, di piu' o ancora, e' assolutamente da famiglia reale). Ma anche tanti tentativi di ripetere parole italiane che gli vengono dette (con risultati esilaranti su UOVO e AEROPLANO). Sa indicare ogni parte del suo corpo in italiano (a parte le orecchie, che stanno da qualche parte tra la fronte e la nuca, a seconda dei giorni) e capisce qualsiasi cosa gli si dica, in ognuna delle due lingue. Disegna, balla, e piange quando ce ne andiamo. Io e Gian meditiamo di rapirlo e portarcelo a casa, prima o poi.
3) La dieta e' in sospeso. O meglio, dal venerdi alla domenica vale tutto (anche due volte pizza, torta pere e cioccolato, scofanamenti vari) e dal lunedi al giovedi faccio la dukaniana quasi perfetta. Il risultato e' confortante. Stabile. A meno 14 chili e va benissimo cosi'. Talvolta fatico ancora a riconoscermi nello specchio. Mi pizzico. Per vedere se sono proprio io.
Altri amici l'hanno cominciata. E stanno perdendo a vista d'occhio. Ancora, grazie Dukan.

4) E la vita continua. Con le sue difficolta', le sue gioie, i suoi mille pensieri, e un peso sul cuore che accompagna me e i miei cari ogni giorno. Nessuno ci aveva detto, quando siamo arrivati quaggiu', su questa terra, che sarebbe stata una passeggiata. Si vive come viene. Un giorno alla volta. Trovando un motivo per alzarmi, un abbraccio che mi scaldi, una preghiera a modo mio prima di andare a dormire.

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