venerdì 22 aprile 2011

Un anno di...Louis




Un anno domani (ma domani saro' in volo, dunque anticipo questo post dovutissimo) la Malli e' diventata zia per la prima volta. Zia di un bimbo che non aveva una goccia del suo sangue, e si chiedeva che tipo di legame avrebbe costruito con lui.


Un anno domani incontravo Louis, detto da noi Ciccio, Obe, Bello, Amore e un sacco di altri nomignoli. Lo incontravo per prima, dopo la sua mamma e il suo papa'. Gli accarezzavo la manina, osservavo i suoi lineamento cosi simili a quelli di Gian, e lo amavo da subito di quell'amore improvviso e inaspettato che solo i cuccioli sanno risvegliare in noi. Un amore che va "da zero a cento" nel giro di un microsecondo. Il tempo di posare gli occhi su di lui.



Durante i 12 mesi trascorsi ho visto Louis cambiare, crescere, scoprire il suo corpo, la sua voce, e distinguere cio' che gli piace (stare nudo, l'acqua, i baci ma solo dalle donne, il furbastro!) da cio' che non gli piace (essere vestito, essere contraddetto, essere stanco). L'ho visto ridere, tanto, e lentamente riconoscere anche noi, che purtroppo lo vediamo meno di quanto vorremmo perche' la vita non e' mai semplice, e in una citta' come Londra lo e' anche di meno. Non pronuncia ancora "zio e zia", ma il sorriso di riconoscimento che ci rivolge quando ci vede e' una delle cose impagabili della vita.



Ho amato Louis cercando di essere una zia divertente soprattutto. Sono stata ore a seguirlo nelle sue lallazioni (mamama e papapa), la scoperta delle sue mani, i suoi bagnetti infiniti.



E per il suo compleanno, due zii divertenti che si rispettino cosa avrebbero potuto regalargli se non una piscina e un costumino con sopra uno squalo? Il tutto assieme a un paio di pantaloni a tasconi kaki e una camicia bianca, che ogni "unenne" che si rispetti deve avere una camicia bianca nell'armadio.


Oggi andro' a sbaciucchiarmelo un po' e a dirgli un paio di cose importanti: che e' un bambino straordinario e che un anno fa ha introdotto nella mia vita sentimenti che non sapevo esistessero. Che ci saro' per lui quando vorra' farsi un pianto, una risata, una chiacchiera. Quando vorra' capire qualcosa in piu' delle sue origini italiane. Quando vorra' passare del tempo con suo zio, che non vede l'ora che cresca per portarselo a golf e un po' in giro. Quando semplicemente avra' voglia di capire che famiglia gli e' capitata, e dopo i suoi genitori noi siamo la famiglia piu' a portata di mano.


Lui mi guardera' perplesso, probabilmente cerchera' di fare qualche verso versandomi litri di saliva addosso e se sara' di buonumore, mi bacera' a struscio. E io non potro' far altro che amarlo.

Auguri, piccolo Louis. A te e alla vita meravigliosa che ti aspetta.



Nessun commento: