domenica 22 novembre 2009

Tutto in una notte

-Andreina (mamma di Gian, tra gli altri ruoli che ha) esce dalla porta della mia cucina. Quella qui di Londra, intendo. Ha in mano una teglia di lasagne. Mi dice "Chiama tua madre che se per lei va bene, le congeliamo."
Non capisco perche' dobbiamo congelare delle lasagne fumanti, ma tant'e'.
Chiamo Lucy, che esce dalla casa di fronte alla mia. Non mi pongo domande. Che e' un po' la mia reazione quando qualcosa non torna. Stare ferma. Fredda. Non reagire.

-Mia figlia, la seconda, e' nata stanotte. Me la tengo stesa su di me mentre cerco di dormire e spiego a Gian com'e' andata. Senza tanto pathos, che senno' mi dice come sempre "E questa reazione dove l'hai vista, in una telenovela?" La piu' grande avra' si e no 3 mesi ed e' di la' (posto indefinito) con Lucy. Non la vedo ma lo so.

-Sono in Lapponia. O almeno, e' una cosa che so senza vedere cartelli. C'e' neve attorno. Sto andando dalla mia collega Mirka, che e' svedese e con la quale ci scambiamo racconti di tradizioni e grossi interrogativi su come preservarle per i figli in quel gran miscuglio culturale che e' Londra.

-Le mie piante sono di nuovo marcite. Ero cosi attenta a non bagnarle troppo. Ma hanno smesso di fare foglie nuove e si stanno accasciando su di loro.


Ecco, ieri sera sono andata al ristorante spagnolo e questo e' il risultato. Una notte di sogni senza capo ne' coda. Che ho rimosso al risveglio e si stanno ripresentando alle 6 del pomeriggio. Senza un perche'. Stasera pastina e nanna.

1 commento:

sara ha detto...

trovo la situazione abbastanza grave...datti una calmata per favore!