Avevo 15 anni circa, ero in gita con la scuola in Provenza, ed in un posto medievaleggiante mi feci incidere il nome su un braccialetto di cuoio.
"M-A-R-I-L-E-N-A", dissi all'incisore, scandendo e rallentando il nome.
Lui prese il pezzo di cuoio scelto, ci lavoro' un po' e quando me lo riconsegno', un scambio consonantico aveva avuto atto: "MARINELA". Chiaramente lo feci rifare.
Nel mio attuale lavoro in quel di Londra sono abituata, ci mancherebbe altro, a storpiature del nome. Orali, ma anche scritte. I Marlina, Mari-Elena, Marleni, Marlena si sprecano. E non e' un problema. Forse per ovviare all'inconveniente, gli amici qui residenti mi presentano a gente nuova come MALLI, e stiamo tutti piu' tranquilli.
Poi c'e' il rapporto con i colleghi e i candidati francesi. Piu' affini per lingua e cultura, non diversificano errori di scrittura riguardo al mio nome. L'errore e' sempre quello: MARINELA.
Tutti, dai colleghi ai candidati, commettono questo errore non una, ma infinite volte. E non importa se alla fine di ogni mail mi firmo MARILENA a caratteri cubitali. Come niente fosse. La volta dopo torno ad essere Marinela.
Ora, mi chiedo e chiedo agli amici francesi che so leggere questo blog: ma c'e' una ragione culturale a questa persecuzione perpetrata da chiunque abbia nazionalita' francese, oppure io non lo sapevo ma Marinela e' il nome francese piu' diffuso???
1 commento:
Sempre meglio Mariulin!
Baci
Ange
Posta un commento