Dopo la mia performance culinaria dell'altra sera, e' la seconda cena che mi si fa fare al ristorante. Che sia un messaggio in codice dei due ometti con cui con-vivo? (Con uno in senso letterale, con il Gianno anche figurato).
Anyway, ieri sera cenetta in un posto con atmosfera suadente, musica dal vivo, pellame di finta mucca sui divanetti, e carne alla griglia meravigliosa. Che fa strano dirlo, in quel di Londra, ma ho mangiato bene e di gusto.
Stasera? Surprise. Intanto di giorno mi sto ammazzando di sushi. Che ha il grande vantaggio, rispetto all'Italia, di essere meno costoso, piu' buono, e da asporto ovunque.
Ho nel frattempo concluso che:
-il capello cosi' lungo e' assolutamente intollerabile, da queste parti. Troppo vento! Ecco perche' le donne normali (non dico le modelle che vedi nei clubs il sabato sera, quelle hanno capelli lunghissimi) hanno una fissa con tagli corti e caschetti vari. Non puoi fare altrimenti. Vi aggiornero'. Per ora resistere, resistere, resistere.
-sono un'ottima sarta. Oddio...diciamo un'ottima attacca bottoni. Cuciti talmente bene che la prossima volta si staccheranno nel 2025. Le camicie del Gianno stanno in una botte di ferro!
-comincio a non dare piu' per scontate cose che lo erano, eccome. Tipo: "Bello quel tailleur...mi starebbe benissimo addosso...gia'...ma poi chi me lo fa l'orlo???" Insomma, o mi mandano la nonna a svernare (che fa anche meno freddo, d'inverno!) o mi trovo una sarta da queste parti.
-infine...nonostante Gian sostenga che in questo periodo mi stia "rilassando" fisicamente (secondo me sto ancora dimagrendo...ma non glielo diciamo), entrare in un negozio e non trovare la tua taglia perche' e' troppo piccola...e' una sensazione mai provata...vi assicuro, ne vale la pena, once in life, di sentire quell'incazzatura sottile e malvagia eppure goduriosa quando chiedi alla commessa "Non c'e' una taglia in meno?" e lei risponde "No, I'm sorry!" Beh, cara commessa, non se ne dispiaccia tanto. Ho vissuto esperienze peggiori!!!
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