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Già fatta la scorta dai Red Bull, speriamo di trovare metodi validi per stare sveglia...
Domattina, quando uscirò dall'ospedale, starò nettamente meglio di adesso!
Perchè queste torture legalizzate???
Questo post lo voglio dedicare alle mie compagne di corsa, Sara e Vale, che di tanto in tantissimo (!) mi accompagnano nelle uscite…Ognuna col suo stile e con il suo ritmi: Sara con il suo allenamento e il suo tenere sempre il ritmo altissimo, Vale che dice sempre che non ce la fa e poi ce la fa ma è probabilmente una strategia, abbassare le aspettative; ed io, con un corpo incostante per natura, che a volte ho una tenuta invidiabile e altre mi spiaccico al suolo e non mi muovo come una bimba capricciosa…
Più della corsa in sé, panacea di tanti mali, se solo la cura venisse somministrata con continuità, ci piace ritrovarci fianco a fianco, chiacchierando di noi, dei trent’anni che lasciano segni e cedimenti (sempre esagerati per far sì che le altre ti consolino), di quanto saremo in forma fra 1, 2, 4 mesi…
Come disse Jesse Owens, amo correre, è un cosa che puoi fare contando solo sulle tue forza. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni (e i nostri, di polmoni, ne hanno da vendere, di coraggio…)
E’ bello il senso di miglioramento costante che la corsa ti dà, il passare dallo stadio-verza (colorito spento, bocca ansimante, andatura goffa) allo stadio-patata (giallognole, boccheggianti e ondulanti con rallentamenti). Ora siamo allo stadio-pomodoro (ancora qualche difficoltà di fiato, ma colorito più vispo e tenuta semi-compatta). Per luglio arriveremo allo stadio-melanzana. Scure, allungate e sode. Forse. Se ci crediamo. O tutt’al più, arriveremo allo stadio-zucchina. Che già non è male. Soffritti permettendo.
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore..
Molti di questi valori non ho conosciuto.